“Da Zaia le solite cambiali elettorali” Cristina Guarda (Europa Verde) scettica sulle promesse relative alla A27 “In Consiglio Regionale l’unico atto concreto è il pedaggio anche per i residenti per la Pedemontana, che fino alla scorsa campagna elettorale doveva essere gratis”
“Se chi ha governato finora avesse voluto effettivamente risolvere il problema dell’attraversamento nord-sud a Treviso, avrebbe potuto affidarsi ad una soluzione già proposta da più parti: l’A27 a percorrenza gratuita. Il problema è che a proporre queste soluzioni Zaia arriva sempre a campagna elettorale incombente, salvo poi fare il contrario. Andate a percorrere i primi tratti della Pedemontana, che doveva essere gratis per i veneti e invece costa il doppio della A4, senza contare il costo a carico della Regione per i mancati incassi del gestore, vista la sua sottoutilizzazione”.
A dirlo Cristina Guarda, consigliera regionale uscente di Europa Verde. “Certo la liberalizzazione della A27 risolve il problema senza dover costruire altre strade. I cittadini ringrazierebbero due volte: in primis per la riduzione del traffico e il miglioramento della percorrenza, soprattutto i lavoratori – ricorda Cristina Guarda – e poi ringrazierebbe anche l’ambiente e la salute dei cittadini, con la riduzione dell’inquinamento causato dalle autovetture. Noi abbiamo sempre detto no alle speculazioni, al consumo del suolo e ai grandi centri commerciali, in favore di una miglior gestione dei servizi pubblici e del negozio di vicinato. Da un lato c’è chi propone la soluzione con la costruzione del Terraglio Est, ma è davvero la soluzione a garanzia dei cittadini, della loro salute, legata alla qualità dell’ambiente o risponde alla volontà di favorire scelte speculative, consumando il suolo per grandi centri commerciali, che necessitano di terreno, viabilità e facilitazioni?
È evidente che questi interrogativi trasformano la realtà in una questione politica e dei suoi interessi, non tanto quelli dei cittadini. Il Terraglio Est, con la sua serie di rotonde, trafficato e a lenta percorrenza non sarebbe sicuramente la risposta alla viabilità della Città di Treviso e del suo comprensorio.
Serve invece una soluzione che possa essere coerente con “Sistema di Infrastrutture” a servizio delle aree Industriali-Artigianali-Commerciali fondato su un’idea sostenibile della Logistica e tolga il traffico pesante dai Centri Urbani e che sappia intermodulare il traffico su gomma e quello su ferro.
Ed allora chi amministra il Veneto da 25 anni, dopo aver dichiarato in Consiglio regionale che la liberalizzazione della A27 è auspicabile ma impossibile, spieghi cos’ha intenzione di fare per reagire a questa urgenza, che è sia sociale che ambientale.”