“Non spetta ai privati decidere come gestire i rifiuti in Veneto, deve essere la politica a farlo”.
I consiglieri regionali Cristina Guarda (EV), Anna Maria Bigon (PD) e Andrea Zanoni (PD) intervengono sulla questione relativa alla gestione della discarica di Sorgà (Vr): “Ormai da tempo si parla della realizzazione di una discarica di car fluff nel territorio del Comune di Sorgà; questo sta allarmando i cittadini e gli amministratori dell’intera area, i quali temono la contaminazione di una area prevalentemente agricola, famosa per la produzione di riso nano. Infatti il car-fluff non è altro che il residuo della frantumazione delle carcasse di autoveicoli dismessi, costituito da una miscela eterogenea di plastica, gomma, vetro, fibre tessili, ecc.
Tutte le forze politiche stanno esprimendo la loro contrarietà, ma ciononostante il progetto prosegue inesorabilmente. E’ necessario che la politica prenda a cuore le richieste che giungono dai cittadini bloccando l’iter di autorizzazione della discarica. Dobbiamo invece affrontare congiuntamente il tema del futuro dello smaltimento dei rifiuti nella nostra Regione, non possiamo attendere che siano i privati a intraprendere quel genere di iniziative che spettano alla politica e a chi amministra. Va ricordato che l’art. 8 dello Statuto del Veneto esplicita gli obiettivi di tutela e valorizzazione dell’ambiente e delle produzioni venete. Inoltre, in sede di approvazione della Nota di aggiornamento al DEFR 2020-2023, si era stabilità una priorità nel privilegiare modalità del tutto alternative al mero conferimento di rifiuto come nel caso del car fluff.”
Concludono i Consiglieri Guarda, Bigon e Zanoni: “Per questo motivo abbiamo presentato una mozione in Consiglio affinché la Giunta regionale intervenga presso il Governo acciocché nel Piano Nazionale di Gestione siano introdotte misure atte ad incoraggiare il recupero dei materiali car fluff prodotti, escludendo il ricorso a nuove discariche specialmente in zone di particolare importanza ambientale e agricola.”