La Consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, interviene sulle recenti evoluzioni del caso ABB nel Vicentino: “Provo stupore e profonda amarezza nel venire a conoscenza del rifiuto da parte di ABB di vendere lo stabilimento di Marostica (Vi), nonostante la proposta di acquisizione da parte di una azienda locale.
Un rifiuto che mi vede in sintonia con l’Assessore regionale nel definirlo incomprensibile.
Si tratta di un pugno nell’occhio alle centinaia di lavoratori dipendenti che, a causa della chiusura dello stabilimento, rischiano di ingrossare le fila dei disoccupati nel nostro Paese, mettendo in difficoltà inoltre tutta la filiera collegata all’ABB di Marostica.
Nonostante il territorio si trovi ad affrontare gli effetti sanitari ed economici relativi alla emergenza Covid, a fronte del palesarsi di una possibilità di salvezza per lo stabilimento e di garanzia di proseguimento del know how vicentino, ancora una volta emerge la distanza tra gli obiettivi perseguiti da parte di alcune amministrazioni aziendali e il bene della collettività. Questo genere di cose accade quando viene meno la consapevolezza del peso sociale, oltre che economico, che alcune attività produttive ricoprono, questo a discapito dei lavoratori e del territorio stesso”.