Cristina Guarda, Consigliera regionale di Europa Verde, interviene sulla questione del rilevamento di sostanze fluorurate a Montecchio Maggiore (Vi): “Purtroppo questi casi rischiano di non essere un’eccezione: se si inizia a cercare, giustamente, anche le sostanze non ancora normate, potrebbero emergere molti episodi simili. Stiamo parlando di sostanze non normate, nello specifico di acidi a base di fluoro e quindi molto persistenti nell’ambiente, talvolta utilizzati come coloranti o negli insetticidi. In questo caso le autorità se ne sono accorte solo perché sono stare rilevate alte quantità nel sistema di depurazione, altrimenti le indagini non sarebbero probabilmente partite, come è avvenuto coi pfas nella Valle del Chiampo, la cui fonte, risultando sotto i limiti di performance, nessuno per 5 anni ha pensato di ricercare.
Da 7 anni chiedo che la Regione effettui analisi di controllo nelle falde e negli scarichi di aziende che producono o utilizzano sostanze pericolose o “emergenti”. Purtroppo la prevenzione non sembra essere una priorità, viviamo in una regione dove si preferisce curare che prevenire.
Bene l’azione della Provincia sulle aziende farmaceutiche che porta a questo genere di rilevamenti, ma dovrebbe un’azione di controllo estesa a tutta la Regione.”
Conclude Guarda: “Dobbiamo ricordarci che qualsiasi sostanza inquinante che immettiamo nell’ambiente, normata o meno, prima o poi riemergerà attraverso il ciclo naturale dell’aria o dell’acqua, mettendo a rischio la nostra salute. L’utilizzo di queste sostanze definite “emergenti”, cioè non normate, dovrebbe non solo essere regolamentato per legge, ma anche notificato agli enti preposti per i necessari controlli, cosa che oggi purtroppo non avviene.”