La Consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, replica alle dichiarazioni della collega leghista, Sonia Brescacin, sullo stato di salute della Sanità Veneta: “La sanità veneta è una eccellenza da esportare? Una tale valutazione non può avvenire esclusivamente sulla base di dati e tabelle come se ci si riferisse ad una azienda privata, i criteri dovrebbero invece tenere conto del grado di soddisfazione dei cittadini.
Basterebbe fare visita alle strutture ospedaliere pubbliche della nostra regione e raccogliere gli umori di personale e pazienti per accorgersi che la situazione non è del tutto rosea. In Veneto troppi cittadini si sentono costretti a ricorrere alla sanità privata. Allo stesso tempo molti medici e infermieri, insoddisfatti della gestione, preferiscono andare a lavorare in altre strutture o addirittura fuori regione.
E se le eccellenze specialistiche ci sono ciò è dovuto all’abnegazione personale dei singoli e all’eredità del sistema socio sanitario passato, in bilico dopo l’ultimo piano sociosanitario.
La Regione del Veneto gode anche di un altro primato, come ha ricordato tempo fa il sindacato dei medici ospedalieri, infatti i dati del confronto schede ospedaliere 2019-2023 rispetto al 2013 confermano una costante diminuzione dei posti letto: -816 unità (-4,29%) e un aumento dei letti a gestione privata accreditata +833 (+4,56%). Questo, così come tanti altri elementi, dimostrano come la Sanità veneta non goda di ottima salute!”
Conclude Guarda: “Comprendo che per ragioni politiche i colleghi di maggioranza si sentano in obbligo di difendere il loro capo, ma il servizio sanitario appartiene ai cittadini e la salute dei cittadini non può essere usata per lanciarsi come un ariete contro i nemici per fini politici. Serve rispetto!”