La Corte di appello di Venezia ha dichiarato discriminatoria la DGR 753/2019 per la mancata iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale dei familiari extracomunitari a carico di cittadini italiani, ai quali la Regione imponeva l’ “iscrizione volontaria” e il pagamento di euro 1500-2000 annui pro capite.
Sulla questione interviene la Consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda: “La Corte di appello, a seguito di un ricorso per discriminazione collettiva dell’ASGI, ha bocciato sonoramente la delibera in questione, sulla quale erano stati espressi dubbi e contrarietà. E’ sacrosanto il richiamo a quanto previsto dalla Direttiva europea e dall’Accordo Stato Regioni del 2012, quindi va riconosciuto il diritto al servizio ambulatoriale pediatrico pubblico gratuito anche ai minori stranieri comunitari ed extracomunitari non regolarmente soggiornanti. Attualmente invece i bambini non regolarmente soggiornanti in Italia potevano accedere unicamente alle prestazioni erogate dal Pronto Soccorso, veniva quindi negato loro l’accesso libero a un pediatra per prestazioni specialistiche.”
Conclude Guarda: “Non è la prima volta che nell’ambito di un giudizio viene accertata la natura discriminatoria di provvedimenti regionali in ambito sanitario e sociale, come ho avuto modo di porre in evidenza precedentemente. Tuttavia la sentenza in questione pone ora delle urgenze, per questo ho presentato una nuova interrogazione in Consiglio regionale per chiedere all’Assessora alla Sanità quali azioni intenda intraprendere al fine di conformarsi al principio di diritto enunciato dalla Corte di Appello di Venezia.”