Il portavoce di Europa Verde Vicenza Città, Mattia Stella, commenta così il posizionamento del monumento di 5 metri in viale Roma: “I turisti che raggiungeranno la città del Palladio e patrimonio dell’Unesco, all’uscita della stazione ferroviaria, dovranno affrontare un mappamondo sovrastato da una penna di 5 metri.
Questo sarà il biglietto da visita della nostra città e il lascito culturale e artistico della attuale amministrazione. Non possiamo continuare a immaginare la città come a un deposito, va invece affrontata la questione dell’arredo urbano, affinché sia coerente e non in contrasto con il valore artistico di questa città.
Inoltre, da un punto di vista politico e morale, andrebbe affrontato un altro aspetto non secondario: perché una città costellata di basi militari deve continuare a insistere su simboli militari? Esiste un’idea di città capace di parlare alle nuove generazioni?
Stiamo attraversando uno degli anni più caldi di sempre, conseguenza di un cambiamento climatico che dobbiamo affrontare con ogni mezzo, anche mediante azioni culturali e di sensibilizzazione. Meglio ripensare l’arredo urbano in un’ottica di monito agli effetti del climate change, magari mitigando il calore proveniente dall’asfalto, piuttosto che insistere su installazioni che talvolta mettono a dura prova anche il senso estetico dei cittadini.”