Venezia, 2 feb. – “Grande preoccupazione suscita nei nostri territori il progetto Eni Rewind di un inceneritore per la depurazione dei fanghi a Porto Marghera. Abbiamo presentato una interrogazione ai ministri dell’Ambiente della Salute, Pichetto Fratin e Schillaci, perché intervengano e convochino Eni che già nel suo sito sponsorizza il progetto. L’impianto prevede l’incenerimento a 900 gradi di 190.000 tonnellate l’anno di fanghi da depuratori civili provenienti da tutto il Veneto. L’area in questione, già di proprietà di Eni, si trova a bordo laguna, è chiamata isola 46 ed ha una estensione di 58000 mq al margine del polo chimico verso sud ovest .
Facciamo notare che i fanghi dei depuratori civili raccolgono anche fogne di zone artigianali e piccole industrie che non sono più spargibili in terreni agricoli perche ricche di sostanze tossiche come detergenti, metalli, diossine, Pfas, medicinali che entrerebbero nel ciclo alimentare. Dunque sostanze tossiche che andrebbero disperse in aria: ad esempio i Pfas iniziano a degradarsi a 1400° per cui si disperderebbero in aria tal quali, inquinando cosi, dopo terreni e acque, anche l’aria. La pericolosità di questo progetto è elevata e noi non vogliamo che Porto Margera diventi la pattumiera del Veneto”. E quanto dichiara Luana Zanella, a capo gruppo di alleanza Verdi e sinistra alla camera, la quale aggiunge: “ Per realizzare il progetto è necessaria una variante urbanistica, come ha già spiegato il consigliere comunale della Lista Verde Progressista Gianfranco Bettin. Ci appelliamo al Comune di Venezia perché scongiuri questo scenario”.