Guarda (EV): “La maggioranza di Roma boccia la maggioranza veneta: un corto circuito targato Lega e Fratelli d’Italia.

“Solo qualche settimana fa Zaia esultava per l’approvazione in Consiglio dei Ministri del disegno di legge sull’autonomia differenziata, con tanto di ringraziamenti al Presidente Meloni e tutto il Consiglio dei Ministri, in particolare al ministro Calderoli, principale artefice di quel disegno di legge, oggi si rammarica, a ragione, perché quella stessa maggioranza di governo, la stessa maggioranza che governa il Veneto, decide di impugnare la legge regionale di stabilità per il 2023, cioè la principale espressione, a Costituzione vigente, dell’autonomia tributaria e fiscale della regione. Decisamente una bella prova di concordia tra il centralismo leghista romano e l’autonomismo leghista Veneto” Commenta così la Consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde) la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge regionale di stabilità per il 2023.

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