Impresa e giustizia sociale. GUARDA (EV): Lotta a spopolamento: la mia proposta per sostenere l’iniziativa economica e sociale dei cittadini. Iniziato l’iter del mio progetto di legge sulle cooperative di comunità.
Venezia 16 marzo 2023 – “È iniziato l’iter del mio progetto di legge sulle cooperative di comunità. L’obiettivo di questo progetto di legge? Si tratta, attraverso il primo sostegno della regione, di sostenere l’avvio di vere attività di impresa che si contraddistinguono per essere composte solo dai cittadini della comunità in cui opera l’impresa cooperativa e la cui finalità è rilanciare opportunità professionali in aree fragili, a rischio spopolamento.” Così Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa Verde.
“Le cooperative di comunità, presenti in Italia già a partire dagli anni ottanta, nascono dalle esigenze espresse dalla collettività, e da allora hanno contribuito a rilanciare la vitalità di territori rurali, montani o periferici attraverso la gestione collettiva e sussidiaria di servizi fondamentali per la comunità (sociali, alimentari, sanitari) e l’attivazione di progetti turistici, forestali, agricoli, artigianali. Si tratta quindi di un modello di partecipazione e gestione che punta molto al beneficio esterno e a favore della comunità locale, caratterizzandosi in quanto generativo di giustizia sociale. Il mio progetto di legge prevede dunque che la Regione sostenga i cittadini che tali iniziative vogliono intraprendere, anche attraverso il sostegno percorsi di professionalità, formazione e alla condivisione con cittadini ed imprese del luogo che decidono di farne parte.“ dichiara Guarda.
“Altre Regioni hanno già provveduto a regolare con specifiche leggi la propria attività di promozione delle cooperative di comunità. Penso dunque che con il mio progetto di legge si possa fare del Veneto una Regione che punta non solo al glamour e ai grandi eventi, ma alla genuina ripartenza delle comunità, dalla montagna al delta, dalle periferie alle aree rurali, a quei luoghi e quelle comunità troppo spesso dimenticati e lasciati in balia degli effetti negativi della finta regolazione della mano invisibile del libero mercato” conclude Guarda