Roma, 28 mar (GEA) – Il voto di oggi in Ue sancisce un passo fondamentale verso la mobilità a emissione zero per arrivare alla neutralità climatica nel 2050. Ora il governo italiano dovrà rivedere la propria posizione. La battaglia contro l’elettrico, per favorire l’Eni, ha portato per ora solo a una débacle e a mettere l’Italia all’angolo. Se l’Esecutivo non inverte la rotta, non solo si rischia di inficiare la necessaria partita della transizione verde e della decarbonizzazione ma si danneggiano anche tutte quelle aziende italiane impegnate con successo alla conversione delle proprie filiere industriali, a cui il Governo deve garantire il massimo supporto. Anche l’industria automobilistica deve infatti poter partecipare attivamente alla transizione energetica e quindi al contrasto dei cambiamenti climatici. Lo ha detto la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Aurora FLORIDIA, commentando la ratifica formale da parte dei ministri Ue del regolamento sullo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035.