Roma, 18 lug. – “Un minore di 13 anni di età è ricoverato dallo scorso 17 giugno presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) accreditato esplicitamente solo per adulti (DGR 1616/2008): come è possibile tutto questo? Ho presentato una interrogazione al ministro della Salute per chiedere accertamenti”.
Lo rende noto la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella la quale spiega che “la Giunta Regionale aveva dato indicazione alla Azienda unità sanitaria locale (Aulss 3) di attivare una specifica degenza di Neuropsichiatria infantile presso l’Ospedale di Mestre (deliberazione 614 /2019) ma, a 4 anni di distanza, nulla è stato fatto: solo il 14 luglio l’ Aulss3, immediatamente dopo la conferenza stampa del Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana, ha annunciato la realizzazione di una Neuro Psichiatria infantile nell’ospedale di Dolo con 6 posti letto così come previsto dalla DGR del maggio 2019. La stessa Ulss3 mette in rilievo dati preoccupanti sul numero dei minori con difficoltà psichiatriche: ogni settimana si registrano dai quattro ai sei casi di minori con crisi d’ansia; nel primo semestre di quest’anno 1.086 minori presi in carico; le valutazioni di emergenza sono cresciute del 30% in un anno; la Regione, quindi, continua a disattendere i suoi stessi piani/programmi dei servizi socio-sanitari per minori. Il Piano Socio-Sanitario regionale 2019-2023 (LR 48/2028) al capitolo 8.2, titolato “La salute mentale nei minori”, evidenzia: …In Veneto i servizi dedicati hanno trattato circa 60.000 utenti; ogni anno con una prevalenza di circa 700 assistiti per 10.000 residenti di età inferiore ai 18 anni. (dati del 2018 prima della pandemia). Pertanto la Neuro-Psichiatria Infantile si pone come servizio deputato ad accogliere i bisogni sanitari dei minori …”. A fronte di questo, oltre a notizie sul minore ricoverato a Chioggia, chiedo al Ministero della Salute se la Regione Veneto abbia obbligato le Ulss del Veneto ad attivare reparti di Neuro-Psichiatria Infantile con adeguato personale sanitario, visto che ad oggi sono attivi solo 12 posti letto sui 60 e a quanto ammontano le risorse in tutte le Regioni, in particolare nella Regione Veneto, per garantire la professionalità per l’assistenza socio-sanitaria dei minori affetti da patologie di disagio mentale”.