“Lo stesso giorno in cui, durante la manifestazione contro la Pista da Bob, abbiamo ricordato come il CIO riferisse a Zaia: “le nostre posizioni in merito alla Pista da Bob E. Monti divergono notevolmente”, il Sindaco di Cortina ammette di non poter garantire al CIO la necessaria copertura finanziaria per la gestione futura della Pista.
Fortuna che questa pista doveva servire a Cortina per il suo rilancio, a detta di Zaia. Dalla Pedemontana alla Pista da bob: possiamo ancora fidarci delle previsioni di questo Presidente? Evidentemente no. Per questo, a Cortina dal palco della protesta, ho ripreso tutti i dubbi espressi dal CIO in precedenza. Tra questi: il monito a non costruire nuove cattedrali nel deserto e la spinta a ricorrere a strutture già esistenti e funzionanti. Quest’ultima affermazione è stata condivisa anche dalle federazioni internazionali di bob, skeleton e slittino. Il mondo dello sport, giustamente, si preoccupa anche dell’impatto ambientale ed economico che alcune nuove strutture potrebbero lasciare in eredità alle nuove generazioni. Ricorrere, responsabilmente, a strutture esistenti non è un’onta, ma un atto di responsabilità.”
Conclude Guarda: “Infine, è bene ricordare un ulteriore passaggio delle raccomandazioni del CIO: “Come abbiamo più volte accennato, la nostra ferma raccomandazione di non intraprendere alcun lavoro sullo Sliding Center ai fini di Milano Cortina 2026 si basa su un’esperienza mondiale costruita con le due Federazioni Internazionali interessate. (…) Continuiamo a sostenere che il costo opportunità per un contributo di fondi pubblici così importante non sia favorevole e rischi realmente di pesare sulle future generazioni.”