Le persone che sono in manicomio da cinque, dieci, quindici anni, non sono più “malate di malattia”, sono “malate di istituzione”.
F. Basaglia
Sabato 14 ottobre ore 16:00
Presso la sala convegni della biblioteca di Sant’Antonino
(Via Sant’Antonino, 190/A, Treviso TV)
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Europa Verde Verdi della Marca Trevigiana.
Introducono al dibattito
Luana Zanella Parlamentare, Capogruppo alla Camera AVS
Cristina Guarda Consigliera Regione Veneto – Europa Verde Verdi
Intervengono gli esperti
G.Colombo psichiatra, docente universitario
“Dal manicomio alla riforma psichiatrica”
L. Calabrese presidente AIT.Sa.M ULss 2 distretto Asolo
“La voce e i progetti degli utenti e dei familiari”
G.F. Bettin sociologo, saggista
“Disagio psichiatrico e qualità sociale, dalla legge 180 ad oggi”
La cittadinanza è invitata a partecipare.
Evento libero
La psichiatria è una branca della medicina che si occupa della salute mentale delle persone, dei loro disturbi e delle loro necessità. In Italia, la psichiatria ha subito una profonda trasformazione grazie alla riforma iniziata da Franco Basaglia negli anni ’70, che ha eliminato i manicomi e promosso una visione umana e democratica della cura. La riforma ha favorito la nascita di servizi territoriali, residenziali e semiresidenziali, per offrire supporto personalizzato e integrato ai pazienti e ai loro familiari.
Tuttavia, oggi la psichiatria deve affrontare nuove sfide e problemi urgenti, che mettono in pericolo il mantenimento e il progresso dei principi e dei risultati della riforma. La crisi economica e sociale, che stiamo subendo, ha anche portato una significativa riduzione delle risorse assegnate alla sanità pubblica, con effetti negativi sul personale e sulle strutture del settore. Molti operatori sono andati in pensione senza essere rimpiazzati, gli altri rimasti sono oberati di lavoro e molto stressati . Il processo di attuazione della riforma si è rallentato o fermato in alcune regioni, dove persistono situazioni di ritardo e disuguaglianza.
In questo contesto, si corre il rischio di assistere a una regressione della psichiatria verso modelli superati e antiterapeutici, che privilegiano le soluzioni ospedaliere e farmacologiche a discapito delle relazioni e delle terapie psicologiche. Alla mancanza di personale, che porta ad una ridotta capacità gestionale relativa alla cura del paziente, si associa una ricomparsa, sempre più frequente, a forme di contenzione fisica, che se non giustificata per casi eccezionali e gravi, in cui il paziente possa realmente essere pericoloso per se e per gli altri, violano il diritto alla dignità, all’autodeterminazione e alla libertà della persona stessa. Si verifica inoltre una carenza di servizi per l’urgenza e una non presa in carico di soggetti giovani, in particolare adolescenti, che manifestano i primi segni di disagio mentale. Queste situazioni aumentano il rischio di cronicizzazione dei disturbi psichici e compromettono le possibilità di recupero e integrazione dei pazienti.
Per affrontare questi problemi urgenti della psichiatria, è necessario ripartire dai valori e dalle pratiche della riforma basagliana, che hanno dimostrato la loro efficacia e attualità. È necessario anche promuovere una cultura della salute mentale che coinvolga tutti i livelli della società: le istituzioni, le professioni, i media, le scuole, le famiglie, le associazioni. È necessario infine sostenere l’integrazione lavorativa e sociale dei pazienti psichiatrici, come fattore essenziale per la prevenzione della cronicità e per il miglioramento della qualità della vita.
Questo convegno si propone di approfondire questi temi e di stimolare un confronto tra esperti, operatori, utenti e familiari. Il convegno si concluderà con una tavola rotonda e una discussione generale.
Vi aspettiamo
EV Verdi della Marca Trevigiana