“A fronte dell’ordinanza del GIP di Vicenza non posso che esprimere rammarico per l’archiviazione delle accuse a carico dei dirigenti della Miteni di Trissino. La prescrizione per la maggior parte delle ipotesi di lesioni colpose e la ritenuta non correlazione tra la morte di tre dei lavoratori e la presenza di PFAS nel sangue degli stessi sono, in sintesi, le motivazioni che stanno alla base dell’ordinanza del giudice per le indagini preliminari. Obbligati a prenderne atto, resta però la consapevolezza del profondo sconforto, che non è arrendevolezza, visto che sull’inquinamento da PFAS e sulle conseguenze a danno della popolazione la mia azione politica non arretrerà di un millimetro, assieme a quella di molti cittadini– perché la conoscenza del potenziale lesivo dei PFAS è tragicamente emersa quando era trascorso ormai troppo tempo dall’esposizione quotidiana dei lavoratori a queste sostanze. Sono vicina ai lavoratori e alla CGIL di Vicenza: nella battaglia per l’accertamento della verità sull’inquinamento da PFAS in Veneto, come in altre battaglie, potranno sempre contare sull’ appoggio mio e di Europa Verde.”