“Un passo avanti, lungamente atteso, nella prevenzione alla contaminazione da Pfas. Avevo, infatti, proposto un emendamento al collegato alla Legge di stabilità regionale 2024 per richiedere un progetto di prevenzione e informazione destinato alle donne in gravidanza e ai neonati, in merito ai rischi per la salute derivanti da contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche e per ridurre la loro esposizione ai PFAS. Grazie al mio lavoro di mediazione e di sollecitazione, ormai lungo 6 anni, sono riuscita a fare abbracciare questo progetto anche alla maggioranza e alla Giunta regionale, che si impegneranno a finanziare il progetto con 40mila euro. L’incidenza di alcune patologie anche mortali come: preeclampsia, diabete gestazionale e rischi per lo sviluppo fetale, inclusi malformazioni cardiache e cerebrali, è in aumento nelle zone contaminate da Pfas, così come l’infertilità e gli aborti. Nonostante si registri una riduzione della presenza di sostanze perfluoroalchiliche nel sangue di molti soggetti sotto osservazione, il danno a carico degli organi interni non si riduce, comportando anche la possibilità di imbattersi in tumori.
Europa Verde ho chiesto e ottenuto l’adozione di un protocollo sperimentale per informare donne in età fertile, gestanti e genitori dell’esistenza di misure e controlli preventivi. Una campagna informativa e una strategia di protezione sono un primo passo per coinvolgere medici e cittadini delle aree coinvolte. La situazione richiede azioni urgenti, soprattutto alla luce della recente conferma del livello di cancerogenicità del PFOA, uno dei PFAS più rilevati nel sangue umano. I rischi sono particolarmente gravi per le donne in gravidanza e per i neonati, ma non solo.
Negli USA, ad esempio, esiste un protocollo che sottopone i cittadini contaminati dai Pfas e i loro figli a dei controlli sanitari obbligatori. Il biomonitoraggio riguarda soprattutto le donne in gravidanza e i neonati, viene effettuato attraverso un controllo giornaliero della pressione arteriosa, lo screening per l’ipertensione e la preeclampsia, con ulteriori consulenze per l’allattamento.” Lo dischiara la Consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde).