Il Governo Meloni sta propagandando il piano Mattei come strategico e finalizzato a prevenire le cause profonde delle migrazioni irregolari e assicurare all’Italia l’approvvigionamento energetico necessario. Grandi proclami e mirabolanti soluzioni, peccato però che nel testo non ve ne sia traccia. E’ infatti chiara solo l’intenzione dell’Esecutivo di continuare ad intendere la cooperazione con i paesi africani come una mera occasione di sfruttamento dei combustibili fossili, in un’ottica di neocolonialismo. La Presidente Meloni vuole trasformare l’Italia nel terminale di arrivo delle risorse sfruttate in Africa. Un vero disastro. Basta temporeggiare e frenare il processo di transizione energetica e di decarbonizzazione. Non c’è più tempo, si rischiano danni gravissimi alla salute, all’economia e alla vita dei cittadini di oggi e di domani.
Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
L’Esecutivo Meloni attua una precisa strategia con la sua politica inconsistente e pericolosa sul contrasto alla crisi climatica. Incoraggiare un processo di diversificazione dell’economia italiana attraverso nuovi investimenti nelle fonti fossili nei Paesi africani è un errore fatale che ci riporta ai tempi bui del colonialismo, e che non ci permette di stare al passo con i tempi. Disaccoppiare la crescita economica dalle emissioni di carbonio e dallo sfruttamento di risorse fossili è un imperativo, non più una scelta, prosegue Floridia.
Il tanto propagandato progetto strategico di politica estera come il Piano Mattei, dovrebbe piuttosto avere l’obiettivo di garantire la stabilità del continente africano attraverso uno sviluppo economico sostenibile e di lungo periodo. Invece di alimentare la dipendenza dai combustibili fossili, il governo italiano dovrebbe supportare i governi dei paesi africani negli investimenti in efficienza energetica, in energie rinnovabili e in economia circolare. Questo Governo è più interessato allo sviluppo predatorio dell’estrazione delle risorse naturali che a mettere in atto un modello di sviluppo sostenibile, basato sulla crescita verde e un’economia a basse emissioni, decisamente lontano dai modelli di sfruttamento delle risorse naturali, che ancora oggi caratterizzano una parte consistente delle relazioni tra Africa e resto del mondo. Alleanza Verdi e Sinistra vota No a questo provvedimento assurdo e fuori dal tempo, conclude Floridia.