Bologna ha introdotto il limite di velocità di 30 km/h. Dal 16 gennaio, il provvedimento voluta dal sindaco Matteo Lepore è entrato in vigore suscitando qualche perplessità tra i residenti che non sempre hanno colto l’importanza strategica di questa importante innovazione.
Il progetto “Bologna Città 30” non si limita a fissare un tetto di velocità, ma rappresenta un cambiamento significativo a favore di una migliore qualità della vita urbana. Si tratta di un intervento completo, che comprende aspetti infrastrutturali e culturali.
Gli obiettivi principali includono la salvaguardia della vita delle persone e la riduzione degli incidenti, non di rado mortali, che colpivano in particolare ciclisti e bambini, l’integrazione delle diverse modalità di trasporto, il rispetto degli impegni climatici, la miglior qualità dell’aria, la fluidificazione del traffico e la riqualificazione dell’ambiente urbano tramite la restituzione di spazio pubblico alle persone, migliorando la loro vivibilità, sicurezza e socialità.
Il modello di mobilità a 30 all’ora è già stato sperimentato con successo in grandi città europee come Bruxelles, Valencia, Oslo, Grenoble e Helsinki. In tutte queste aree urbane, dopo un anno circa di ambientamento, la soddisfazione degli abitanti è stata indiscutibile e nessuno vorrebbe più tornare indietro.
Le proteste dei cittadini di Bologna nei confronti delle prime multe sono considerate come una reazione naturale legata alla paura del cambiamento, ma siamo fiduciosi che, superate le resistenze iniziali, le incertezze saranno sostituiti dai vantaggi.
Tra le associazioni che hanno applaudito il progetto, c’è Legambiente che ha smontato le cinque fake news più frequenti che circolano sul limite dei 30 all’ora nelle strade cittadine.
Sicurezza Stradale a 30 km/h: Numerosi studi scientifici hanno stabilito che guidare a 30 km/h invece che a 50 km/h riduce drasticamente il rischio di mortalità. A 30 km/h, la mortalità è praticamente residuale, mentre a 50 km/h la probabilità di incidenti mortali aumenta notevolmente.
Velocità e Tempi di Spostamento: A 30 km/h non si impiega più tempo a spostarsi rispetto a velocità superiori, poiché le velocità medie di spostamento nelle città europee sono già inferiori a 30 km/h.
Problemi per i Lavoratori: La ricerca smentisce che il limite di 30 km/h crei problemi, specialmente per i lavoratori. Non esiste alcun documento governativo che attesti problemi derivanti dalla limitazione della velocità in città.
Aumento dell’Inquinamento: a 30 km/h non si inquina di più, poiché motori a benzina e diesel consumano e inquinano di più a velocità elevate e durante accelerazioni e decelerazioni
Inasprire le Pene non serve a ridurre la velocità: aumentare le multe per abuso di sostanze e alcool non è sufficiente per salvare vite. Statisticamente, il 55% dei casi mortali in città è causato dall’eccesso di velocità, mancata precedenza ai pedoni, e guida distratta. Non dall’uso di droghe.
Nell’articolo, Legambiente sottolinea l’importanza del modello Città 30 per migliorare la sicurezza stradale, ridurre l’inquinamento e rendere le città più vivibili. L’associazione ambientalista muove forti critiche al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, per la sua opposizione alla misura e per aver tagliato drasticamente le risorse per il trasporto pubblico locale.