“Benché ne dicano i colleghi di centro-destra, il NO ideologico sul progetto della diga Vanoi sta tutto nella maggioranza in Consiglio regionale. Un NO ideologico all’ascolto degli sos lanciati dai tecnici che individuano l’area come pericolosa, alla contrarietà espressa da cittadini e amministratori locali, un NO a prendere coscienza del fatto che oggi questo genere di progetti hanno delle alternative, un NO a comprendere i rischi che queste infrastrutture comportano, ecc. Negli ultimi 4 anni in Consiglio regionale, abbiamo potuto appurare che quando i Consiglieri di maggioranza temono di non saper ribattere compiutamente alle osservazioni dell’opposizione, si limitano a bollare come ambientalismo ideologico qualsiasi affermazione non esca dalla lora bocca. Il problema è che, prima o poi, si è chiamati a rispondere a quel minimo di coerenza che il nostro ruolo esige. Quindi, osservo con scarso stupore il fatto che ora il centro destra palesi una serie di incertezze interne sulla necessità di realizzare la diga di Vanoi. Presentare ora una nuova mozione che ‘edulcoratamente’ pone alla attenzione della Giunta regionale perplessità e timori sovrapponibili a quelli dibattuti martedì in Consiglio regionale, può servire solo se l’approccio di tutti è quello di guardare alla realtà dei fatti, includendo i decennali rischi già paventati dai tecnici che hanno analizzato l’area. Il voto e le dichiarazioni di ieri fanno emergere un quadro fatto di politici impegnati più nel difendere discutibili grandi opere solo dal punto di vista di un presunto valore economico, tutelando probabilmente gli interessi di pochi. Ma a mancare è una onesta analisi delle risapute alternative ritenute ragionevoli, efficaci e prive di rischi per la sicurezza dei cittadini. Per non parlare della differenza di costi: 1 centesimo per mc di acqua conservata, contro i 4,5 euro della Diga del Vanoi, per la sua sola costruzione.
Mi auguro che la corretta preoccupazione di alcuni rappresentanti di maggioranza trovi finalmente ascolto da parte del Presidente Zaia. Sbraitare per posizione presa non serve a nulla. Su questi temi l’attuale maggioranza dimostra tutto il suo immobilismo, come avvenuto per la questione della ricarica di falda o della manutenzione degli invasi ferma da 12 anni.” Lo afferma la Consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde).