Oggi il presidente del Veneto Luca Zaia diventa improvvisamente ambientalista e rispolvera il piano Marshall contro le alluvioni e afferma che bisogna investire in prevenzione. Benvenuto nel mondo reale. Nel solo territorio Vicentino i danni dell’alluvione ammontano a ben mezzo miliardo. Allagamenti, frane, smottamenti e fiumi che esondano sono ormai all’ordine del giorno. Il nostro Paese ha un territorio fragilissimo e ad oggi ancora manca una legge sul clima e sul consumo di suolo. Se ora Zaia si è svegliato dal torpore del ‘così tanto a Maggio non aveva mai piovuto’, mi fa piacere, ma sia coerente e solleciti immediatamente maggioranza e governo ad agire per mettere in sicurezza il Paese con opere di prevenzione e gestione del territorio. Il dissesto idrogeologico è sempre più preoccupante, a fronte di una cementificazione selvaggia e a una totale mancanza di manutenzione del suolo. Non servono infrastrutture faraoniche come il Ponte sullo stretto a campata unica o la pista da bob per le Olimpiadi 2026. Il governo Meloni, al netto della propaganda, proprio non riesce a ‘fare presto e a fare bene’, che è ‘la conditio sine qua non’ per la sicurezza del Paese.
Lo afferma la senatrice Veneta di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.