“I Cristiani hanno un compito: generare pace e unire la comunità. Chiunque spezzi questa vocazione, anche per scopi elettorali, perde in umanità e perde valore come politico.
Per questo mi chiedo quale tipo di Europa immagina l’attuale assessora Donazzan quando pensa e riporta al pubblico affermazioni come quelle contro i matrimoni misti, contro l’amore che genera una unione.. Affermazioni che non dovrebbero nemmeno esistere in Veneto, il cui Statuto afferma che la Regione agisce nel rispetto principi di eguaglianza e di solidarietà nei confronti di ogni persona di qualunque provenienza, cultura e religione e promuove la partecipazione e l’integrazione di ogni persona nei diritti e nei doveri, contrastando pregiudizi e discriminazioni.
Affermazioni contrarie alla Costituzione della Repubblica italiana, che ha tra le proprie pietre angolari il principio dell’uguaglianza formale e sostanziale, e ai principi di Pace e solidarietà in Europa, dove la Convenzione Europea dei dritti dell’Uomo afferma a chiare lettere il divieto di discriminazione e la tutela del diritto al matrimonio.
“Potremmo semplicemente ignorare le parole di una donna che sta facendo della divisione il suo ritornello politico, ma la sua consueta e costante ricerca di visibilità a discapito e a discredito di intere categorie di persone – prima i reclusi, poi i musulmani e oggi le famiglie miste- ha superato il segno travalicando i confini di una ragionevole dialettica politica per diventare offesa e colma di pregiudizio. D’altronde, lei stessa è consapevole che i matrimoni misti esistono da ben prima della sua venuta al mondo e a nessuna persona responsabile -dal secondo dopoguerra in poi- è mai venuto in mente, tranne certo all’Assessora, di azzardare una connessione tra questi e il rischio di infiltrazioni terroristiche.“