“La commissione europea nel 2022 indicò in Veneto e Lombardia una situazione di criticità sanitaria e ambientale dovuta al numero eccessivo allevamenti di avicoli. Un rischio sanitario che non può essere ignorato, visti i recenti casi di salto di specie del virus. I recenti casi di contagio umano hanno condotto la UE, a nome di 15 Stati membri, all’acquisto di 665mila dosi di vaccino pre-pandemia del vaccino antinfluenzale zoonotico. L’Italia non è tra i Paesi contraenti e, quindi, non avrà accesso a questo vaccino. Inoltre, il nuovo Piano pandemico nazionale non è ancora stato approvato in conferenza Stato-Regioni. Tutto questo espone il nostro paese, ma soprattutto la nostra Regione, a un’infezione umana che registra un alto tasso di mortalità. I recenti focolai di aviaria dimostrano quanto il veneto sia esposto alla diffusione del virus, con conseguente rischi per la salute di allevatori e veterinari. Per questo ho presentato una interrogazione in Consiglio regionale per chiedere, alla Giunta, se la nostra regione sia al sicuro, conseguentemente alla mancata partecipazione dell’Italia al contratto quadro stipulato dall’Autorità della Commissione per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie.” Lo dichiara la Consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde).