Roma, 13 giu. “Tra le opere previste per le Olimpiadi del 2026 c’è anche la “Proposta di Partenariato pubblico privato per un nuovo sistema integrato di mobilità intermodale nel Comune di Cortina d’Ampezzo (DPCM 8 settembre 2023). Non comprendiamo come possa ritenersi infrastruttura strategica di assoluta rilevanza per l’organizzazione dei Giochi visto che una piccola parte sarebbe ultimata solo alla fine del 2025: la verità è che le Olimpiadi invernali, al contrario di quanto chiede l’Agenda Olimpica 2026, si stanno profilando come una devastazione delle Dolomiti bellunesi”. E’ quanto afferma la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana zanella la quale spiega che “la questione dei tempi diventa secondaria se si affronta il contenuto dell’opera che si presenta come un sistema combinato di opere tra loro interconnesse e strettamente interdipendenti: impianto di risalita a fune Apollonio – Socrepes, realizzato con una cabinovia dimensionata per una portata massima di 2.400 persone/ora, con una stazione di partenza in località Apollonio e una stazione di arrivo in località Socrepes; edificio negozi e servizi che si sviluppa su 5 livelli e che comprende la stazione di partenza dell’impianto di risalita, i locali tecnici e il deposito cabine, oltre ad un’area con tutti i servizi per gli sciatori, aree di ristoro, spazi di deposito, una palestra/centro wellness ed un ambiente per intrattenimenti; parcheggio pubblico per autovetture della capacità di 750 posti auto circa, a rotazione, che si articola su 3 livelli, ciascuno con un proprio ingresso, oltre ad una zona di box privati con proprio accesso indipendente e percorsi pedonali che dal parcheggio conducono alla stazione di partenza dell’impianto e alla zona dei servizi; ampio piazzale dedicato ai trasporti pubblici, posto sulla sommità del parcheggio riservato alle corriere, agli autobus pubblici, ai pullman turistici, alle navette, ai taxi, e collegato direttamente alla stazione di partenza dell’impianto e alla zona dei servizi. La Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.a. ha chiesto alla Regione Veneto (che ha accettato: Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n.569 del 20 maggio 2024) di considerare l’opera di preminente interesse regionale, affinché la competenza della valutazione di impatto ambientale resti regionale. Questo ecomostro ha un costo complessivo dia 127 milioni e 484 mila euro, di cui 6,7 milioni a carico della Regione Veneto e 25 a carico dello Stato. Il Coordinamento Associazioni Ambientaliste Alto Bellunese in sede di Conferenza dei Servizi preliminare ha denunciato che nella Conferenza dei servizi preliminare sarebbero emerse forti criticità di ordine idrogeologico, considerando che alcuni piloni dell’impianto di risalita, la stazione intermedia di Mortisa e quella di arrivo a Socrepes ricadrebbero in aree di versante fortemente instabile (classe di rischio L2 e L3). Ovviamente ho presentato una interrogazione a Gilberto Pichetto Fratin e Matteo Salvini, ministri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, chiedendo immediatamente una valutazione di impatto ambientale dagli organi non regionali”, ha concluso Zanella.