Roma, 2 lug. – “Questa mattina ho incontrato Metra Merhan, attivista afghana per i diritti umani e delle donne, insieme alla Fondazione Pangea che dal luglio 2002 si occupa delle discriminazioni e della violenza contro le donne in tutto il mondo. Ho ascoltato il racconto di una situazione di vero e proprio apartheid delle donne afghane e di una condizione di terribile segregazione che impedisce qualsiasi forma di partecipazione alla vita sociale e finanche all’accesso ai servizi più elementari. Mi impegnerò affinché la Camera dei deputati si esprima con una dura posizione e voti una risoluzione di condanna alla quale lavoreremo prossimamente insieme ad altre colleghe e colleghi e nella quale proporrò di inserire la richiesta che le Nazioni Unite avviino la codifica della segregazione di genere come crimine contro l’umanità. Le donne afghane sono sole, la loro condizione è nota ma nessun Governo occidentale alza un dito; da parte dell’Onu, invece, qualche giorno fa si è verificato un grave cedimento alle pressioni del Governo di Kabul che ha chiesto e ottenuto la messa al bando delle donne dalla conferenza del 30 giugno delle Nazioni unite sull’Afghanistan dove non si è parlato dei diritti delle donne afgane e dove non ha partecipato nessuna donna afghana. Ministro Tajani, faccia sentire la sua voce di liberale che di sicuro non può tollerare questo stupro dei diritti umani”.
Così Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra.