“Mentre gli atleti italiani si allenano alacremente con l’obiettivo di stabilire nuovi record nelle discipline invernali, il Veneto batte tutti sul tempo e guizza in avanti fissando un nuovo primato: quello dei ritardi! A certificarlo non è il Guiness dei primati, né tantomeno uno dei soliti Comitati del malaugurio, ma bensì la Regione Veneto stessa.
Infatti, l’Area Infrastrutture, Trasporti, Lavori Pubblici, Demanio e la Direzione Infrastrutture e Trasporti, Strutture regionali del Veneto, ossia l’organo di competenza nel coordinare le attività Giochi Olimpici e paralimpici Milano – Cortina 2026 e i progetti di valenza strategica di competenza dell’area, come descritto nella delibera 706 della Giunta regionale, lancia un allarme.
La recente relazione indirizzata al Consiglio di amministrazione della Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A, che ha convocato una assemblea dei soci, tra i quali figura la Regione Veneto, parla di un generale ritardo nella realizzazione delle opere previste, rilevando altresì una particolare attenzione della Società nell’accelerazione di alcune procedure già nei primi mesi del 2024.
All’ordine del giorno della suddetta assemblea risulta inserito un punto che evidenzia ‘la necessità di rafforzare l’attività costante di monitoraggio per ciascuna opera, con l’obiettivo di poter intervenire puntualmente per rimuovere eventuali ostacoli nella realizzazione, con particolare riferimento agli interventi relativi agli impianti sportivi strettamente funzionali all’evento olimpico’. Insomma, questa edizione delle Olimpiadi invernali fa già parlare di sé in termini di grandezza: grande dispendio di risorse economiche, grande impatto ambientale e grandi ritardi. Non resta che attendere l’esito finale dell’intero evento per stabilire se a tutto questo si aggiungerà anche un grande imbarazzo a livello nazionale”. Lo afferma la Consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde).