“La nostra posizione riflette un principio fondamentale del nostro manifesto storico e della nostra campagna elettorale: la promozione della pace e della diplomazia in difesa della popolazione ucraina e dei diritti umani.” Lo dichiarano in una nota la delegazione degli eurodeputati di Europa Verde Cristina Guarda, Leoluca Orlando, Benedetta Scuderi e Ignazio Marino, a seguito del voto di una risoluzione del Parlamento Europeo sul tema sostegno militare all’Ucraina:
“Non riteniamo che questa risoluzione sia costruttiva e utile alla causa ucraina: non è accettabile né lungimirante schiacciare la posizione dell’Europa sulla fornitura di armi, senza mai citare la necessità di una diplomazia di Pace.
Considerate le recenti dichiarazioni del candidato repubblicano degli Stati Uniti, noi dobbiamo con urgenza mettere in campo un negoziato, tenendo ben presente chi è l’aggressore, la Russia, e che primario compito è salvaguardare le vite dei cittadini vittime di questa guerra.
È inaccettabile prevedere l’aumento delle spese militari fino allo 0.25% del PIL per fornire armi di difesa e di attacco all’Ucraina.
Crediamo fermamente che questo approccio non favorisca una strategia diplomatica di pace utile all’Ucraina. Al contrario, alimenta due scenari entrambi inaccettabili: o il prolungamento di una estenuante e lunga guerra che l’Ucraina faticherà a sostenere, oppure un concreto intervento militare della NATO, che rischia di scatenare una terza guerra mondiale”.
“Alla luce dell’apertura del Presidente Zelensky alla partecipazione della Russia al prossimo summit della pace, siamo certi che l’approccio europeo debba evolversi verso una valutazione diversa, per creare un terzo scenario, di ricerca concreta della Pace. Inoltre, riteniamo che parlare di aumento delle spese militari, ma non affrontare mai la situazione drammatica in Palestina, rappresenti una grave mancanza e una evidente disparità nell’approccio alle crisi internazionali.
Pertanto, a seguito del rigetto di emendamenti che correggevano parti essenziali della risoluzione, la nostra delegazione ha coerentemente votato contro”.
