“E’ un Consiglio regionale fossilizzato sui mezzi di trasporto inquinanti. I colleghi consiglieri dovrebbero provare a spostarsi esclusivamente sui mezzi pubblici per comprendere cosa provano i cittadini e le difficoltà causate da un sistema che andrebbe totalmente rivisto. Ma, non in maniera auto-centrica come sta facendo il Ministro Salvini, bensì ponendo il trasporto pubblico e sostenibile , la mobilità ciclistica e la pedonalità soprattutto in ambito urbano, al centro della mobilità del nostro Paese. La sicurezza stradale non si regge sulle multe, ma soprattutto nella riduzione di veicoli sulle strade, investendo sulle alternative ai veicoli a motore, che spesso trasportano una sol persona per tragitti anche di un solo chilometro. Allo stesso tempo, non comprendo come possa un Consiglio regionale così fortemente sbilanciato sulla autonomia negare la possibilità di fornire competenze al Presidente della regione in materia di lotta all’inquinamento delle città dovuto al traffico. Parliamo di un provvedimento che non esautora i sindaci, semplicemente affida maggiori responsabilità al Presidente della Regione. Sul fronte ambientale non sono una novità le posizioni negazioniste di alcuni colleghi di maggioranza, ma sul fronte delle competenze in capo al Presidente di Regione scopriamo oggi le enormi contraddizioni all’interno del centrodestra: che sulla legge Calderoli spinge sull’acceleratore, ma sui poteri effettivi usa il freno a mano.”