Roma, 24 set. “La cittadinanza definisce il rapporto tra cittadino e Stato e trova nella nostra Costituzione antifascista un significato grande, combinato con quello di uguaglianza. La filosofa Hannah Arendt, apolide per 18 anni fino al ‘51 a causa dei nazisti, scrisse: privati dei diritti umani, senza alcun diritto, si è schiuma della terra. La condizione di chi non ha cittadinanza é orribile. Non si possono lasciare bambine e bambini che crescono insieme ai nostri figli senza diritto di cittadinanza mentre chi ha una lontana discendenza italiana ma vive all’estero ha diritto ad averla, magari solo per viaggiare liberamente nell’area Schengen. La fuga dei giovani laureati dal nostro Paese é costata all’Italia 134 miliardi, dice la Confindustria del Veneto, regione ricca dalla quale sono andati via 80 ooo ragazze e ragazzi tra il 2011/23 mentre altri e altre 92 ooo di origine straniera ormai radicati in Italia sono privati del basilare diritto di essere cittadini e cittadine. Una riforma della legge sulla cittadinanza non è solo necessaria, è urgente”.
Lo ha detto in Aula alla Camera la capogruppo di Avs Luana Zanella.