Roma, 7 OTT. “L’Ospedale San Camillo di Venezia, Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico (IRCC), da tempo subisce un progressivo e inesorabile svuotamento di personale tra le cui cause c’è il drastico cambio di impostazione metodologica e ideologica nel governo della struttura che ha concentrato la propria attenzione sui Laboratori di Ricerca, abbandonando completamente la Clinica. Gli immobili sono in evidente stato di obsolescenza, nessun intervento serio è stato messo in campo in termini di Formazione di qualità e fidelizzazione del Personale Clinico: tra il 2018 ed il 2021, con l’arrivo della gestione e della proprietà delle Suore Mantellate di Pistoia, che hanno trasformato l’IRCCS da Fondazione a Srl, subentrate ai Padri Camilliani, si è assistito alla diaspora di medici, fisioterapisti, logopediste, neuropsicologhe, infermieri, e alla conseguente enorme dispersione di conoscenze e competenze. Anche in termini quantitativi mancano decine di Unità di Personale per poter coprire gli standard minimi che un IRCCS di Neuroriabilitazione (cod. 56 e 75) richiede. Ebbene chiediamo che il Ministro della Sanità renda note le informazioni in relazione allo stato dell’IRCCS San Camillo del Lido di Venezia; quali garanzie di intervento la Regione del Veneto, abbia avuto dal soggetto gestore della Struttura; quali siano, ad oggi, i Progetti e/o le Pubblicazioni Scientifiche, in ambito di Ricerca Traslazionale in Neuroriabilitazione sviluppati dal 2020 in poi; quale sia il “Piano Aziendale” per il reperimento del Personale mancante, soprattutto: Neurologi, Fisiatri, Fisioterapisti, Infermieri; pesantemente carenti; quali “Piani di Formazione” straordinari e specialistici siano stati adottati per il Personale, dopo le promesse, fatte al tavolo della Prefetture nel luglio 2023. Insomma, noi vogliamo scongiurare il degrado di una struttura un tempo eccellenza della sanità veneta ed ora, pare destinato al degrado”. Così la capogruppo di AVS alla Camera Luana Zanella, in una interrogazione al ministro della Salute Orazio Schillaci.