Roma, 9 OTT. “E’ molto amaro ricordare la tragedia del Vajont, avvenuta 61 anni fa, sapendo che esistono forze economiche che vogliono costruire una diga sul torrente Vanoi. La devastazione del Vajont, 2000 vittime innocenti, di cui 487 bambini, è una immane ferita ancora aperta per la nostra regione e per l’intero Paese. Come può il Consorzio di Bonifica del Brenta riproporre oggi la costruzione di una diga? Voglio esprimere gratitudine alle province di Trento e Belluno che hanno fortemente osteggiato il progetto insieme alla vasta area di associazioni, cittadine e cittadini, agli amministratori locali che si sono mobilitati per impedire questo nuovo scempio. È nostro dovere preservare e tramandare la memoria di un disastro annunciato e causato dall’avidità di un padronato senza scrupoli, dalla complicità della scienza asservita al potere e dall’ignoranza circa l’instabilità idrogeologica che caratterizza le nostre montagne. Un monito per ritirare il progetto di una nuova diga sul Vanoi e per scegliere alternative compatibili e sostenibili, meno costose, più sicure. Per questo abbiamo chiesto che il ministro Salvini torni in Aula per illustrare in maniera più dettagliata di quanto abbia fatto finora il progetto della diga sul torrente Vanoi”. Così Luana Zanella, capogruppo di AVS alla Camera.