Roma, 25 OTT. “Uno degli articoli chiavi della Legge di Bilancio è il 47, quello sul finanziamento del Servizio sanitario nazionale nel quale lo Stato investe 1.302 milioni di euro per l’anno 2025, 5.078 per il ‘26, 5.780 per il ‘27, 6.663 il ‘28, 7.725 per il ‘ 29 e 8.898 annui a decorrere dal ‘30. Per il prossimo anno, insieme ai 1,2 miliardi già stanziati dalla scorsa Manovra la somma ammonta a 2.502 milioni di euro ma 700-800 milioni di euro dovrebbero essere destinati per i contratti del comparto sanitario). E i famosi 3,5 miliardi dalle banche? Ha poco di cui andare fiera Giorgia Meloni: i numeri effettivi sono: + 0,86 miliardi di euro nel 2025; + 3,1 miliardi nel 2026; + 0,17 miliardi nel 2027, perché per il 2025 e il 2026 il sistema bancario rinuncerà alla detrazione parziale di alcune spese ma potrà recuperare queste risorse nel triennio successivo. Quindi siamo di fronte ad un prestito che sarà recuperato sotto forma di credito non oltre il 2029. In sostanza per il prossimo anno la legge di Bilancio prevede risorse aggiuntive per soli 880 milioni di euro del nostro PIL, largamente insufficienti per affrontare anche solo le criticità del SSN. Il successivo articolo 48, invece, prevede gli stanziamenti per il sistema privato: il limite di spesa viene nuovamente incrementato di 0,5 punti percentuali per l’anno 2025 e di 1 punto percentuale a decorrere dall’anno 2026. Le misure valgono 61,5 mln per il 2025 e 123 mln a decorrere dal 2026: galoppa la privatizzazione a scapito della sanità pubblica”.
Così Luana Zanella, capogruppo di AVS alla Camera.