L’approvazione di un emendamento da parte della Commissione Giustizia della Camera ha suscitato una crescente preoccupazione tra le associazioni animaliste e i cittadini sensibili ai diritti degli animali, come segnalato dalla Rivista Natura. L’emendamento, presentato dalla Deputata Maria Carolina Varchi (FdI), mira a eliminare l’attribuzione alle Guardie giurate zoofile delle associazioni protezionistiche e zoofile della vigilanza sul rispetto delle norme a tutela degli animali, inclusi quelli da compagnia. Questo provvedimento, che ora deve passare al Senato, rappresenta un grave passo indietro nella protezione animale, riportandoci indietro di due decenni.
Le Guardie zoofile, formate grazie alla Legge 189 del 2004, hanno avuto un ruolo cruciale nella lotta contro il maltrattamento degli animali. Queste figure volontarie, con specifiche mansioni di polizia giudiziaria, collaborano attivamente con le forze dell’ordine per garantire il rispetto delle leggi di protezione animale. Secondo l’associazione EARTH ODV, che si oppone fermamente a questo emendamento, “decine di migliaia di volontari ogni giorno supportano le forze dell’ordine nelle loro attività e collaborano con esse per contrastare i crimini contro gli animali”.
La potenziale cancellazione delle funzioni delle Guardie zoofile non solo ridurrebbe l’efficacia delle azioni di controllo, ma graverebbe in modo insostenibile sui Servizi Veterinari Ufficiali, già sovraccarichi di lavoro. Questi ultimi non sono in grado di gestire autonomamente il numero crescente di casi di maltrattamenti e violazioni delle normative di protezione animale. Valentina Coppola, Presidente Nazionale di EARTH, avverte: “Questo emendamento cancella di fatto un sistema che ha contribuito in modo determinante alla lotta contro le violenze sugli animali”.
Negli anni, grazie al lavoro delle Guardie zoofile, sono stati smantellati numerosi canili lager, salvate migliaia di vite e assicurati alla giustizia i trasgressori delle leggi di protezione. La loro eliminazione non solo rappresenterebbe un arretramento nel rispetto dei diritti degli animali, ma segnerebbe anche una battuta d’arresto nella sensibilizzazione e nell’educazione della società sul tema del benessere animale.
In un periodo in cui la consapevolezza ambientale e animale è in crescita, è fondamentale non tornare indietro. Le istituzioni devono invece sostenere e potenziare le attività delle Guardie zoofile, affinché possano continuare a svolgere il loro prezioso lavoro di tutela. Il rischio di chiusura di queste figure di vigilanza è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. È tempo di mobilitarsi e far sentire la nostra voce per la protezione degli animali e il rafforzamento delle leggi che garantiscono il loro benessere.
