Roma, 8 NOV. “L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), fondamentale organismo nelle politiche di conservazione della fauna selvatica e dunque della biodiversità, é da tempo sotto attacco. La legge 157/1992, scritta e approvata in un periodo in cui la furia venatoria era temperata dalla ragionevolezza della scienza, dispone che ISPRA fornisca indicazioni di carattere tecnico-scientifico, appunto, per la programmazione faunistico-venatoria secondo criteri omogenei a livello nazionale e in sintonia con l’importante ruolo svolto dall’Istituto, evidenziato dalla stessa Corte Costituzionale che proprio in riferimento alla questione del controllo della fauna selvatica, demandato alle Regioni, è intervenuta più volte ritenendo che le Regioni possono autorizzare piani di abbattimento solo allorché l’ISPRA ne abbia verificato l’inefficacia. Le proposte di legge tese a demolire la legge del ‘92 prevedono anche l’indebolimento del ruolo decisivo dell’ISPRA, tanto che lo scorso 24 ottobre numerosi docenti ed esponenti del mondo della ricerca, della conservazione della fauna e della caccia, hanno scritto una lettera aperta alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per manifestare una sincera e profonda preoccupazione per gli attacchi da parte del mondo venatorio e armaiolo e di una parte della politica che di questi mondi cura gli interessi. Ricordo che sono aperte procedure di infrazione dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia per il mancato allineamento alle direttive Ue in materia di caccia e di protezione delle specie di uccelli selvatici. Crediamo fortemente nel ruolo e nella professionalità del personale di ISPRA e riteniamo che tocchi alla Presidente Meloni tutelarli”. Così la capogruppo di AVS alla Camera Luana Zanella che ha presentato una interrogazione alla presidente del Consiglio.