“Più che positivo l’annullamento della valutazione di compatibilità ambientale al progetto di trivellazione al largo del Polesine. Il TAR del Lazio pone così un primo stop al progetto ‘Teodorico’. Anche i cittadini, le associazioni e gli amministratori locali hanno espresso fin da subito la loro contrarietà al progetto, preoccupati dagli effetti di nuove trivellazioni, soprattutto a causa del fenomeno di subsidenza che porrebbe tutta la zona interessata in serio pericolo. L’innalzamento del livello del mare per via del progressivo sprofondamento del terreno è una questione non nuova; tuttavia, c’è chi ancora sostiene le trivellazioni a fronte di un contributo che, anche in termini di produzione energetica, sarebbe minimo. Se il mondo scientifico e il TAR non hanno dubbi sull’impatto delle trivellazioni, a essere meno granitico è il fronte politico all’interno del centro-destra, viste le posizioni assai distanti tra loro di Governo e Giunta regionale. Evidentemente all’interno del centro destra i pareri dei loro rappresentanti locali contano poco, dal momento che questi devono rivolgersi ai giudici per fermare progetti dannosi come le trivellazioni. Le stesse contraddizioni si sono ripresentante sul progetto del nucleare nel veneziano. Trivellazioni, nucleare, ecc. in Veneto, tutte fantasie pericolosissime di un centro-destra diviso in bande.”