“L’economia, nel suo significato letterale e fondamentale si regge ancora sulla casa. Lo certifica lo studio annuale del Centro studi famiglia è dedicato all’abitazione. Nel nostro Paese 8 nuclei familiari su 10 vivono in un alloggio di proprietà. Nonostante la società italiana sia stata attraversata da un susseguirsi di mutamenti, l’abitazione mantiene un primato. Ma questo purtroppo non vale per tutti e, in molti casi, non si tratta di una questione di scelta. Anche in Veneto, moltissimi cittadini non possono permettersi una casa di proprietà e faticano ad accedere a un servizio indispensabile per garantire loro un tetto sotto cui condurre la propria vita. Le istituzioni, anche la Regione del Veneto, hanno il dovere di impegnarsi in prima linea nel suggellare e facilitare il diritto alla casa. Per questo ho detto no agli emendamenti presentati e approvati dalla maggioranza in Commissione Ambiente e che modificano l’attuale legge regionale in materia di edilizia residenziale pubblica; il risultato del combinato disposto di questi emendamenti è infatti l’eliminazione della preventiva approvazione del Consiglio regionale, tramite il parere della competente commissione consiliare, sui piani di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica formulati da Comuni e Ater: un passaggio che consentiva un controllo in itinere puntuale e preliminare rispetto alle ipotesi di cessione, controllo del Consiglio che non può essere barattato con un piano quinquennale approvato dal Consiglio contenente i criteri per il reinvestimento dei proventi e con una relazione annuale che dà conto ex post, cioè a cose fatte, dei piani di vendita degli alloggi. Serve maggior impegno nel contrasto alla povertà abitativa.” Lo dichiara il Consigliere regionale Renzo Masolo (Europa Verde).