Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Cristina Guarda (Verdi/ALE): «Rischio alluvioni, la cabinovia del Socrepes non s’ha da fare»

Vicenza, 17 dicembre 2024 – «A Cortina, l’interesse economico minaccia di prevalere sulla sicurezza idrogeologica, mettendo a rischio le persone e il territorio per il beneficio di pochi. Mi domando che senso abbia sostenere a tutti i costi il progetto della cabinovia del Socrepes, che l’azienda SIMICO intende realizzare per le Olimpiadi invernali 2026 di Milano-Cortina», dichiara Cristina Guarda, commentando le recenti dichiarazioni del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, secondo il quale “l’impianto serve e verrà fatto”. «Questo progetto presenta gravi criticità ambientali e geologiche, come evidenziato dal recente parere dell’Autorità di Bacino distrettuale delle Alpi Orientali», sottolinea l’eurodeputata.

«Il parere dell’Autorità, datato 6 dicembre 2024, evidenzia problemi significativi legati alla sostenibilità del progetto. Le zone alluvionate tra i torrenti Bigontina e Boite e il contesto geomorfologico variegato, con velocità di spostamento superiori a 2 cm/anno, rappresentano una grande preoccupazione. Inoltre, gli interventi previsti interferiscono con il regime idrodinamico del Rio Lacedel, non rispettando le prescrizioni del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) previsto dalla Direttiva Alluvioni 2007/60/CE. E per realizzare la stazione intermedia, sarebbe necessaria una variante urbanistica incompatibile con lo stesso PGRA», sottolinea Guarda.

«Un’altra preoccupazione è espressa dalla Soprintendenza, che ha dato un parere favorevole “di massima” ma ha criticato duramente l’impatto del progetto. La cabinovia comprometterebbe il paesaggio rurale di Mortisa, un’area di grande valore storico e paesaggistico. Nonostante le misure di mitigazione proposte, l’impatto visivo della cabinovia rimarrebbe significativo, alterando le prospettive e le viste panoramiche del borgo e dei prati». «In conclusione, sarebbe il caso di mettere una pietra sopra a questo progetto. Facendo prevalere le preoccupazioni per la sicurezza idrogeologica al mero interesse economico», conclude Guarda.

Cristina Guarda (Verdi/ALE), eurodeputata

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