SMONTIAMO LE FAKE NEWS DEL PRESIDENTE DI PROVINCIA NARDIN. “UN ENTE CHE RILASCIA INFORMAZIONI FALSE PERDE AUTOREVOLEZZA”
Il presidente di Provincia Andrea Nardin ha scritto una lettera al Ministro dell’Ambiente sostenendo che “La misura è piena: la convivenza tra animali selvatici, uomo e relative attività produttive e turistiche nella provincia di Vicenza è gravemente compromessa” come riportato anche sul Giornale di Vicenza del 18 dicembre 2024.
Fabio Cappelletto e Gaia Bollini, portavoce di Europa Verde Vicenza, lanciano l’allerta: «La lettera presenta una serie di informazioni errate da smontare. Ci teniamo a trasmettere alla cittadinanza tre importanti messaggi: 1) l’importanza della biodiversità, che sta alla base anche della vita umana; 2) la convivenza ampiamente possibile tra uomo e fauna selvatica, come già avviene in molti contesti; 3) la condanna a unallarmismo che degenera in sparatorie libere verso gli animali.»
È vero, i lupi sono presenti nella nostra provincia, ma non aumenteranno a dismisura: i branchi sono territoriali e auto-regolano il numero di esemplari. Ecco le informazioni errate contenute nella lettera di Nardin al Ministero; il “debuking” è in collaborazione con la dottoressa e divulgatrice Jessica Peruzzo.
“Il contenimento è l’unica via possibile”: FALSO.
Ci sono ormai svariati studi scientifici che dimostrano che il contenimento aggrava la situazione, perché diminuisce le predazioni nell’immediato, ma porta alla disgregazione deibranchi. Se i lupi girano da soli riescono a predare solo glianimali più deboli, cioè quelli allevati o domestici: diventa quindi più probabile la predazione di animali vicini all’uomo. L’unica via efficace sul lungo periodo è la prevenzione, tramite i mezzi forniti dalla Regione. Gli abbattimenti devono essere riservati esclusivamente ai casi più gravi. «Eppure in Veneto i ritardi negli investimenti sui sistemi di prevenzione sono evidenti,» chiosa Cappelletto.
“Il fenomeno incide sul turismo”: FALSO.
I sondaggi dimostrano che ci sono più turisti attirati da un territorio in cui è presente il lupo rispetto ai turisti dissuasi. E soprattutto, la maggioranza degli intervistati risponde che la presenza/assenza del lupo non influisce sulle scelte della loro vacanza.
“Il fenomeno incide sul reddito degli allevatori”: DIPENDE.
La domanda da porsi è: quanti tra gli animali allevati che sono stati predati erano effettivamente protetti? Inoltre, per ogni animale predato dal lupo è previsto un rimborso economico al 100% del valore di mercato. Gaia Bollini: «Citiamo positivamente tutti quegli allevatori che hanno imparato a proteggersi con successo seguendo le linee guida: sono un buon esempio per tutti noi. Se gli enti fossero davvero vicini agli allevatori, darebbero formazione e strumenti adeguati.»
“Ne consegue un abbandono delle malghe”: FALSO.
L’abbandono delle malghe è presente fin dal secondo dopoguerra, perché l’agricoltura montana è molto meno redditizia. Infatti, per sostenerla sono erogati lauti incentivi. Il problema oggi è l’elevata burocrazia a cui sono costretti gli allevatori: gli enti di governo lavorino dunque sullo snellimento burocratico.
“Avverrà un aumento del rischio idrogeologico”: FALSO.
Non è la presenza dell’uomo a influire sul dissesto idrogeologico, anzi: abbiamo visto quanti lavori di disboscamento e di consumo di suolo abbiano generato problemi alla cittadinanza, in montagna come in pianura (v. quanto accaduto di recente in Emilia Romagna).
“Dare supporto economico per ogni singolo malghese”: ESISTE GIÀ.
I finanziamenti per chi opera in montagna sono già presenti. Bollini insiste: «È tempo di pensarli unitariamente in ottica diprogettualità moderna per la montagna e non come aiuti singoli.»
“Favorire immediati interventi di dissuasione con proiettili di gomma”: DIPENDE.
Questo sistema aiuta nei casi di abituazione dei lupi, ma non porterà a una risoluzione dei conflitti. Inoltre, in un ambiente sempre più inquinato, assicuriamoci che i proiettili siano biodegradabili.
“Tale attività (il contenimento, ndr) dev’essere permessa anche ad altre figure debitamente formate (ad esempio cacciatori o allevatori)”: FALSO.
Gli enti devono prevedere assunzioni di persone legalmente e professionalmente adatte a fare gli eventuali contenimenti.Ricordiamo che la Polizia Provinciale è fortemente in carenza di organico.
«Non si tratta di schierarsi dalla parte del lupo o di chi abita la montagna: siamo tutti dallo stesso lato, – conclude Fabio Cappelletto. – Riconosciamo le gravi perdite subite da allevatori e malgari. Ma un ente che rilascia informazioni false perde autorevolezza: come istituzioni il compito non è spaventare la cittadinanza, ma dargli tutto il supporto necessario per una convivenza possibile, necessaria e virtuosa.»
Europa verde vicenza