16 gennaio 2025 – «Ancora una volta, l’interesse economico minaccia di prevalere sulla sicurezza e l’integrità ambientale», dichiara con preoccupazione Cristina Guarda, europarlamentare del gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo. «Ad un anno dall’inizio dei Giochi, e a meno di due mesi dalle omologazioni per le strutture olimpiche di Milano-Cortina 2026 tra cui la famigerata pista da bob, il progetto della seggiovia Socrepes è nell’occhio del ciclone per l’inadeguatezza delle modifiche recentemente presentate. Il mancato via libera da parte del comitato tecnico regionale di valutazione dell’impatto ambientale (Via) dimostra che le criticità più volte sollevate sono tutt’altro che infondate».
«L’Autorità di bacino e la Soprintendenza hanno espresso pareri molto critici riguardo alla sostenibilità e sicurezza del progetto», sottolinea Guarda. «Non possiamo ignorare le problematiche ambientali e geologiche evidenziate, legate alla zona franosa di Mortisa e all’impatto paesaggistico della variante non adeguatamente approfondito. Questi aspetti non sono stati affrontati con la necessaria serietà, stando a quanto afferma la Sovrintendenza a proposito delle integrazioni presentate il 30 dicembre scorso. Mentre il parere dell’Autorità di Bacino è tutt’altro che superato: permane anzitutto la questione della pericolosità del sito, minacciato da una frana. C’è il problema degli approfondimenti legati alla variante urbanistica necessaria per realizzare la stazione intermedia, sulla quale la consigliera comunale di Cortina Bene Comune, Roberta de Zanna, ha presentato un’interrogazione. Inoltre, c’è il divieto di costruire gli interrati, previsti nell’area di parcheggio, in una zona alluvionata», ricorda l’europarlamentare.
Secondo l’europarlamentare, l’urgenza e la fretta con cui si desidera realizzare questo impianto sono preoccupanti: «La sicurezza e la tutela ambientale non possono essere sacrificate sull’altare della velocità e dell’interesse economico di pochi. La decisione di rinviare ulteriormente l’approvazione del progetto da parte del comitato tecnico regionale è una conferma della superficialità con cui sono stati considerati gli impatti ambientali». Guarda conclude con un appello alle autorità locali e regionali: «È fondamentale che si rispettino i pareri vincolanti dell’Autorità di bacino e della Soprintendenza, e che si adottino tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza idrogeologica e la conservazione del paesaggio. Non basta fare modifiche superficiali: bisogna ripensare il progetto in modo responsabile per garantire la sicurezza della popolazione e la tutela del nostro patrimonio naturale, culturale e paesaggistico».
Cristina Guarda (Verdi/ALE), europarlamentare