17 gennaio 2025 – Caos treni: chi sono i responsabili? Cristina Guarda, esponente del gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo, e i consiglieri regionali di Europa Verde, Renzo Masolo e Andrea Zanoni, commentano i crescenti disagi per i viaggiatori della rete ferroviaria e sollecitano l’intervento della Regione Veneto. «Salvini incolpa i governi passati per gli attuali problemi della rete ferroviaria? Lo dica a Zaia, che governa il Veneto da 15 anni e ha cancellato il piano di rinnovo della rete ferroviaria avviato negli anni Ottanta, scegliendo di investire ancora nel trasporto su gomma con la strada Pedemontana», dichiarano i Verdi.
«Salutiamo la nascita di un nuovo comitato di pendolari veneti, stanchi di un servizio che “fa acqua da tutte le parti”: oggi è la volta degli utenti della tratta Venezia-Belluno, che denunciano una situazione “da terremotati” con disagi sempre più pesanti. Il neonato gruppo di cittadini attivi ha annunciato una raccolta firme, che sarà trasmessa al presidente della Regione: giusto prendere in causa l’ente competente in materia di trasporto ferroviario, titolare del contratto di servizio con Trenitalia per quanto riguarda il servizio regionale», sottolineano i Verdi.
«I disagi lamentati dai pendolari della tratta Venezia-Belluno si inseriscono in un contesto di problematiche tecniche diffuse nel trasporto ferroviario. A livello nazionale, il sindacato USB ha denunciato, tramite un esposto all’Ispettorato del Lavoro, l’affidamento di mansioni di particolare responsabilità a lavoratori in apprendistato con scarsa esperienza. Questa denuncia è supportata da un documento interno di RFI del 10 gennaio 2025, che evidenzia carenze di organico, con un capo tecnico su quattro mancante», affermano Masolo e Zanoni, che nella giornata di oggi hanno depositato un’interrogazione a risposta immediata per sollecitare la Regione a svolgere delle verifiche con Trenitalia per affrontare e risolvere i pesanti disagi causati ai cittadini. «L’assessore ai Trasporti verifichi che sia rispettato il contratto di servizio con Trenitalia», dichiarano i due consiglieri regionali.
«La Giunta Zaia passerà alla storia come l’amministrazione che ha definitivamente abbandonato il progetto del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR), ideato negli anni Ottanta e mai portato a termine. Parlano i fatti e le poste a bilancio: per Zaia, la priorità rimane il trasporto su gomma. L’eredità lasciata ai veneti, in una delle zone con l’aria più inquinata d’Europa, è il gigantesco debito contratto per realizzare la Pedemontana. Una strada che i veneti pagano due volte: prima con le tasse, poi con i pedaggi più salati d’Italia», concludono Guarda, Masolo e Zanoni.
Cristina Guarda (Verdi/ALE), eurodeputata
Renzo Masolo (Europa Verde), capogruppo Europa Verde in consiglio regionale Veneto
Andrea Zanoni (Europa Verde), vicecapogruppo Europa Verde in consiglio regionale Veneto