“Come partito di Europa Verde ci siamo opposti fin dalla prima ora al progetto del serbatoio del Vanoi, esprimendo la nostra contrarietà in aula ogni volta che se ne è presentata l’occasione. Convintamente abbiamo accolto le istanze del territorio, partecipato alle assemblee pubbliche e marciato a fianco dei volontari che, a piedi, hanno consegnato migliaia di firme di concittadini fino a Venezia. Le criticità di questo progetto si sommano tra di loro, tanto da preoccupare cittadini e amministratori per l’impatto sull’ambiente, ma anche i rischi di tenuta dell’infrastruttura alla luce della memoria di quanto accaduto nel Vajont. Non soddisfa assolutamente questa memoria la Relazione conclusiva del dibattito pubblico che esprime, con un certa dose di cerchiobottismo, preferenze per l’opzione C proposta dai progettisti, esprimendo dunque lo scarsissimo ascolto prestato alle documentate e rilevanti preoccupazioni sin qui espresse dai cittadini così come dalle stesse strutture di Giunta. Servono scelte tecnicamente sicure, efficaci e sostenibili per affrontare una questione emergenziale come la siccità, e la Diga del Vanoi non solo non è efficace ma è anche rischiosa, elemento questo che condivide con un altra opera elettoralmente simbolica e tanto cara al Capitano di Pan: il Ponte sullo Stretto di Messina. L’acqua non ha confini, ma di certo ha memoria.”