Andrea Zanoni, Consigliere regionale di Europa Verde, esprime forti critiche al progetto dei tre chilometri del IV lotto della tangenziale di Treviso, evidenziando numerosi punti negativi e proponendo alternative sostenibili.
Consumo di Suolo “Il progetto del IV lotto della tangenziale di Treviso comporta un significativo consumo di suolo, andando a impattare l’ultima campagna agricola rimasta nella zona. Questo non solo riduce le aree verdi disponibili, ma compromette anche la biodiversità e la capacità del suolo di assorbire CO2, aggravando ulteriormente i problemi legati ai cambiamenti climatici. L’ultima campagna di Treviso, oggi frequentata da molti cittadini a piedi o in bicicletta, verrà definitivamente squarciata diventando irrimediabilmente area degradata.” afferma Zanoni.
Costi “Il costo stimato per la realizzazione del IV lotto è di circa 60 milioni di euro. Questo investimento è senza ombra di dubbio eccessivo, soprattutto se si considerano alcune alternative di miglioramento della viabilità urbana molto più funzionali e sostenibili. Con 60 milioni di euro si potrebbe mettere mano a rotonde, marciapiedi, piste ciclabili, zone a velocità limitata, quindi a opere utili alla sicurezza stradale.” continua Zanoni.
Cambiamenti Climatici “La costruzione di nuove infrastrutture stradali contribuisce all’aumento delle emissioni di gas serra, sia durante la fase di costruzione che durante l’utilizzo che ne consegue. In tempi in cui è cruciale ridurre le emissioni per combattere i cambiamenti climatici, questo progetto va nella direzione opposta.” sottolinea Zanoni.
Pareri Contrari dei Residenti “Molti residenti della zona hanno espresso pareri contrari al progetto, preoccupati per l’impatto sull’ambiente e sulla qualità della vita. Le proteste sono state guidate da cittadini come Marilena Rosada, che da sempre si oppongono alla costruzione del nuovo tratto di strada. Martedì sera ho partecipato all’assemblea di Sant’Anna indetta dal sindaco Conte con l’assessore De Checchi, per la presentazione del progetto. Tra le 150 persone presenti, circa il 90% ha manifestato contrarietà all’opera.” riferisce Zanoni.
Pareri Contrari di Italia Nostra “Anche l’associazione Italia Nostra ha sempre espresso forti critiche al progetto, sottolineando l’importanza di preservare le aree verdi e il patrimonio storico e ambientale della zona. I volontari hanno organizzato incontri pubblici per discutere le problematiche legate al progetto e sensibilizzare la cittadinanza.” aggiunge Zanoni.
Deprezzamento Economico dei Beni Immobili “Le abitazioni situate entro 50 metri dalla nuova strada possono subire un deprezzamento significativo, che può variare dal 10% al 20% del valore di mercato. In una fascia di 50-200 metri, il deprezzamento diminuisce generalmente tra il 5% e il 10%. Oltre 200 metri, gli effetti negativi diminuiscono ulteriormente, con un deprezzamento che può essere inferiore al 5%. La presenza di rumore e inquinamento atmosferico, la visibilità diretta della strada e la percezione del rischio legato alla sicurezza stradale possono aggravare ulteriormente il deprezzamento.” spiega Zanoni.
Caso Specifico del IV Lotto della Tangenziale di Treviso “Nel caso specifico del IV lotto della tangenziale di Treviso, le abitazioni e i terreni agricoli situati nelle immediate vicinanze della nuova strada potrebbero subire un deprezzamento significativo. Nonostante le rassicurazioni del sindaco Mario Conte che la strada non comporterà la demolizione di case, come prevedevano i precedenti progetti di Veneto Strade, la vicinanza alla nuova infrastruttura influenzerà negativamente il valore delle proprietà.” conclude Zanoni.
Proposte Alternative: Un Biodistretto a Treviso e liberalizzare l’autostrada A27 “La creazione di un biodistretto al posto del IV lotto della tangenziale rappresenta un’opportunità unica per promuovere uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Un biodistretto è un’area geografica dove agricoltori, cittadini, enti pubblici e privati, tramite fondi europei, collaborano per promuovere pratiche agricole sostenibili e biologiche. L’obiettivo è valorizzare il territorio, preservare l’ambiente e migliorare la qualità della vita attraverso un modello di sviluppo ecologico e integrato. Un biodistretto può valorizzare l’ultima campagna agricola di Treviso, preservando il suolo e la biodiversità, e offrendo al contempo nuove opportunità economiche basate sull’agricoltura biologica e il turismo sostenibile. Inoltre, un biodistretto contribuirebbe a ridurre le emissioni di gas serra, contrastando i cambiamenti climatici, e migliorerebbe la qualità della vita dei residenti, aumentando il valore delle loro proprietà. Questa proposta ha già ricevuto il sostegno di numerosi cittadini e associazioni. Invitiamo l’amministrazione a considerare seriamente questa alternativa, che non solo preserva il nostro patrimonio naturale, ma promuove anche un modello di sviluppo più equo e sostenibile per il futuro di Treviso.” conclude Zanoni.
Liberalizzare la A27: “La liberalizzazione dell’autostrada A27 tra i caselli di Silea e Villorba potrebbe ridurre significativamente il traffico a Treviso, migliorando la viabilità urbana e diminuendo i tempi di percorrenza. Questo intervento favorirebbe una distribuzione più efficiente del traffico, alleviando la congestione nelle strade cittadine e migliorando la qualità della vita dei residenti.”
Assemblea Pubblica del 28 Gennaio 2025 a Sant’Anna “Martedì sera ho partecipato all’assemblea indetta dal sindaco Conte con l’assessore De Checchi, per la presentazione del progetto. Tra le 150 persone presenti, all’incirca il 90% erano contrari all’opera. In quell’occasione ho fatto presente al Sindaco e all’assessore De Checchi quanto segue:
- Studi sui flussi di traffico: I due studi presentati non vanno presi come oro colato perché la Superstrada Pedemontana Veneta e la Treviso Mare ci dicono che non ci si può fidare. Ben quattro studi del traffico sulla SPV sono stati pesantemente sconfessati dai dati reali di traffico, e in merito alla Treviso Mare si è dovuti ricorrere a uno nuovo studio del traffico perché quello precedente non reggeva. Perciò Conte & Co. rischiano di buttare 60 milioni dalla finestra a causa di ulteriori asfalto e cemento inutili. Alle future generazioni servono campi da coltivare per produrre alimenti a chilometri zero, non nuove opere da mantenere con costose manutenzioni.
- Traffico in direzione di Paese: I grafici e la cartografia illustrata mostrano uno scenario che vedrebbe potenzialmente agevolati i quartieri di San Giuseppe, Monigo, Santa Bona, San Liberale dove il traffico diminuirebbe. Però accade che i dati sulla viabilità del comune di Paese dimostrano un forte peggioramento del traffico proprio su tutte le strade interessate dal comune. Ho fatto presente che anche il comune di Paese dovrebbe prendere posizione e che anche la Sindaca avrebbe fatto meglio partecipare all’assemblea, ma evidentemente è troppo occupata a commentare via social quello che accade nell’opposizione.
- Deprezzamento dei beni immobili dei residenti: Ho chiesto a Sindaco e assessore chi risarcirà i cittadini per il corposo deprezzamento delle loro case e dei loro terreni a causa della vicinanza della nuova opera. Nessuna risposta a riguardo è stata data.
- Biodistretto: Ho proposto la creazione di un biodistretto al posto del IV lotto della tangenziale perché rappresenterebbe un’opportunità unica per promuovere uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente per quest’area. Ma anche su questo non hanno saputo o voluto dare risposta.”
Andrea Zanoni Consigliere regionale di Europa Verde.