“Il personale sanitario del Veneto è già provato da turni di lavoro massacranti, come già dimostrato su più fronti. A tutto questo si aggiungono le ripetute aggressioni, come quella avvenuta nei giorni scorsi presso l’Ospedale di Borgo Trento a Verona. La situazione è particolarmente grave, sono gli stessi numeri provenienti dal Centro Regionale per la Sicurezza delle Cure che parlano chiaro: nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2024 si sono registrate 1.864 aggressioni segnalate: una frequenza agghiacciante e da fermare al più presto.
Le aggressioni al personale impiegato nel garantire le prestazioni della sanità vanno immediatamente prese in carico, promettere leggi o l’aggravamento delle leggi esistenti è un po’ il proclama di chi, come il Presidente della Giunta regionale, fa fatica ad ammettere che alcune misure di prevenzione e di presidio a tutela degli operatori potrebbero essere attivate già subito, anche ricorrendo a dei Protocolli di intesa. Il rischio concreto è di veder inceppare il servizio sanitario regionale, specie per quel che riguarda i Pronto soccorso e la gestione delle emergenze-urgenze. È necessario consentire a medici e infermieri di poter svolgere il proprio lavoro in sicurezza e serenità. Questi professionisti meritano risposte concrete da parte delle istituzioni!” lo dichiarano i Consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Europa Verde).