Bruxelles, 5 febbraio 2025 – «La gestione degli orsi nella Provincia di Trento è insostenibile e pericolosa. La Commissione europea dia seguito alla richiesta della Lega Anti Vivisezione (LAV) e avvii subito una procedura d’infrazione contro l’Italia per la violazione della direttiva Habitat. Lo stesso Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, si è di fatto “autodenunciato”, esprimendo la volontà di ridurre drasticamente la popolazione ursina locale».
Cristina Guarda, deputata del Gruppo dei Verdi al Parlamento europeo, nella giornata di oggi ha inviato una lettera a Jessika Roswall, Commissaria europea all’Ambiente, per chiedere formalmente l’avvio di una procedura di infrazione contro l’Italia per il mancato rispetto della direttiva europea nella gestione degli orsi da parte della Provincia Autonoma di Trento. «Le gravi carenze delle politiche adottate dall’amministrazione provinciale mettono a rischio sia la sicurezza dei cittadini che la conservazione della specie», puntualizza Guarda.
Nella lettera, l’eurodeputata dei Verdi richiama e sostiene la segnalazione della LAV risalente al 9 aprile 2024. «Secondo la denuncia avanzata dall’associazione a tutela degli animali, la Provincia di Trento avrebbe trascurato l’Art. 12 della Direttiva Habitat, il quale impone agli Stati membri di adottare misure preventive per la tutela delle specie animali rigorosamente protette, come l’orso bruno. In particolare, si evidenzia un chiaro abuso delle deroghe previste dall’Art. 16 della stessa direttiva, che consente la rimozione permanente degli animali solo in casi eccezionali», dichiara l’eurodeputata.
«Denunciamo la mancanza di azioni preventive da parte delle autorità trentine, che andrebbero invece implementate preventivamente e proattivamente. Specie su due fronti: da un lato, l’educazione dei cittadini sulla gestione degli incontri con gli orsi; dall’altro, la rimozione delle fonti alimentari antropiche accessibili agli orsi. I recenti episodi, come l’incontro fatale tra l’orsa JJ4 e il giovane Andrea Papi, e la cattura e uccisione di orsi resi “confidenti” con l’uomo, dimostrano l’inefficacia delle misure attuate finora ed evidenziano la scarsa informazione sui comportamenti utili a gestire gli incontri con l’orso. Chiedo quindi un intervento rapido e deciso della Commissione europea per garantire la rigorosa tutela degli orsi in Trentino e avviare la procedura di infrazione contro l’Italia», conclude Guarda.
Cristina Guarda (Verdi/ALE), eurodeputata