Roma, 5 FEB: “Chiarire la natura giuridica dell’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), il ruolo che il Ministero dell’agricoltura esercita sull’ente e nella gestione del Libro Genealogico delle razze canini; nominare uno o più commissari ad acta per la sua gestione”. E quanto chiede la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella in una interrogazione al ministro dell’Agricoltura Lollobrigida che risponderà venerdì prossimo alla in Aula. “L’inchiesta realizzata da Giulia Innocenzi, dal titolo «Lottizzazione da cani» trasmessa il 5 gennaio 2025 dalla trasmissione Report, oltre a far emergere la crudeltà con la quale i cani vengono trattati ha posto l’accento sulle modalità di selezione delle nomine all’interno dell’ENCI, associazione dipendente dal ministero dell’Agricoltura che cataloga le razze canine – delle quali dovrebbe preservarne le qualità/caratteristiche. Ebbene, ora è emerso che: al comando dell’Ente si susseguono personaggi di dubbia professionalità; sono diverse le prove di lavoro organizzate da Enci sia dalle associazioni venatorie che gestiscono zone di addestramento e allenamento dei cani che prevedono l’abbattimento di fauna di allevamento appartenente a specie cacciabili, pratica oggi molto pericolosa visto il salto di specie che ha già fatto il virus dell’aviaria nell’uomo (altre manifestazioni sono organizzate dalla Federazione italiana armi sportive da caccia (Fidasc) una federazione del Coni da questo finanziata che organizza prove di lavoro per varie razze di cani e agility); gli uffici ministeriali sostengono che l’ENCI sarebbe di diritto privato, operando una distinzione tra la gestione del Libro genealogico e l’attività dell’Ente che non corrisponde alla realtà poiché le entrate dell’ENCI per la gestione del Libro rappresentano la quasi totalità delle stesse: senza il libro questo ente non esisterebbe visto che i soci sono un esigua minoranza mentre l’attività di servizio pubblico è rivolta invece alla totalità degli allevatori o proprietari non soci”.