Operazione anti-bracconaggio nella riserva di caccia di Trump J. Zanoni e Masolo (Europa Verde): “Sequestri di armi e munizioni nell’azienda venatoria che ha ospitato Trump J. per la battuta di caccia oggetto della nostra denuncia”

Apprendiamo dalla stampa che gli uccelli posti sotto sequestro nei giorni scorsi in un garage-macelleria a Piove di Sacco, da parte dei Carabinieri Forestali di Mestre Venezia e Padova durante una operazione anti-bracconaggio, proverrebbero anche dall’azienda faunistica venatoria di Valle Pierimpié a Campagna di Lupia (VE), la stessa passata alle cronache per la battuta di caccia di Trump Junior. Lo scorso 27 gennaio, durante il blitz condotto dai Carabinieri forestali, erano stati sequestrati 1.400 uccelli e 8.500 munizioni.
Ora viene da chiedersi quali reati siano stati contestati nel blitz dei Carabinieri forestali all’azienda che ha ospitato Trump Junior. Il piano nazionale di contrasto al bracconaggio descrive come principali violazioni di carattere penale nelle zone umide l’uso di fucili da caccia con più di tre cartucce, l’uso di richiami elettroacustici, il superamento del numero di uccelli che ciascun cacciatore può uccidere, l’utilizzo di munizioni contenenti pallini di piombo, la caccia di specie protette, tutte violazioni alla Direttiva Uccelli, la 2009/147/CE.
Grazie a Trump Junior, noi comuni mortali abbiamo potuto scoprire un nuovo filone venatorio: la caccia con anatra harakiri. Infatti, la famosa anatra, una rara e protetta Casarca (Tadorna ferrugginea), che compare nel video ritraente Trump Junior a caccia nel veneziano, non si sa come sarebbe finita morta vicino a lui. Viene quasi il sospetto, ad ascoltare la versione del magnate, che la povera anatra si sia tolta la vita spontaneamente alla vista di tanta crudeltà. Chissà se, visto il sequestro dei giorni scorsi, le munizioni e armi utilizzate durante la battuta di caccia non fossero riconducibili a quelle successivamente poste sotto sequestro dai carabinieri forestali perché non consentite. Forse Trump Jr avrebbe fatto bene a rimanere a sparare negli USA, dove nelle zone umide ci sono regole molto più stringenti come il divieto di usare i richiami e pasturare le anatre, cose purtroppo da noi consentite. Alla luce dei nuovi elementi, abbiamo pertanto ritenuto necessario depositare una nuova interrogazione urgente alla Giunta regionale del Veneto per chiedere l’attivazione del procedimento di revoca della concessione all’azienda in questione, concessione peraltro rinnovata a fine dicembre 2024.” Lo dichiarano i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Europa Verde).

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