“L’Europa valuti i rischi per l’ecosistema del Tagliamento. Nei giorni scorsi ho presentato un’interrogazione, rivolta alla Commissione Europea, per chiedere di verificare se gli interventi previsti dalla Regione Friuli-Venezia Giulia siano conformi alle normative europee. Auspico quindi che la Commissione agisca quanto prima a tutela del fiume Tagliamento, il “re dei fiumi alpini” e l’ultimo tra questi a mantenere caratteristiche naturali.”
“L’interrogazione si concentra sulla costruzione di una traversa laminante adiacente al ponte di Dignano, prevista dal documento preliminare all’avvio della progettazione approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 530 dell’11 aprile 2024. La comunità scientifica internazionale ha già espresso seri e motivati dubbi sulla conformità di tale intervento con la normativa comunitaria in materia ambientale. In particolare, ho segnalato alla Commissione Europea che il progetto insiste sul sito “Greto del Tagliamento, classificato come Zona di Protezione Speciale (ZPS) e Zona Speciale di Conservazione (ZSC), sollevando preoccupazioni per la violazione delle Direttive Uccelli (2009/147/CE) e Habitat (92/43/CEE). Inoltre, il Tagliamento è un corpo idrico in stato elevato ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE). Nell’interrogazione ho sottolineato inoltre che l’intervento non garantirebbe la completa messa in sicurezza idraulica del fiume, ma solo una parziale mitigazione del rischio, mentre alternative più sostenibili non sono ancora state adeguatamente valutate.”
“Desidero ringraziare i comitati, le associazioni, la comunità scientifica e i livelli territoriali di Europa Verde del Friuli-Venezia Giulia per la loro mobilitazione in difesa del Tagliamento. Occorre preservare questo patrimonio naturale unico, che rappresenta un patrimonio naturale unico: la tutela del Tagliamento non è solo una questione locale, ma un tema di rilevanza europea. Continueremo a impegnarci per garantire che ogni intervento sia valutato nel rispetto delle normative comunitarie e della salvaguardia dell’ambiente.”
Cristina Guarda (Verdi/ALE), eurodeputata