“Come riportato dai media locali, lo scorso 11 gennaio è avvenuto il trasferimento del reparto di Ginecologia e Ostetricia dal Ca’ Foncello alla nuova Cittadella della Salute di Treviso.
Il nuovo reparto, decisamente più ampio rispetto al precedente, dispone di 10 sale parto, 2 sale operatorie dedicate al taglio cesareo, nonché 14 posti in patologia neonatale e 10 in terapia intensiva neonatale, per un totale di 50 posti letto.
Bene l’ampliamento, tuttavia rimane poco di cui gioire. Infatti, il sindacato Nursing Up Treviso ha denunciato la grave e insostenibile carenza di personale nel reparto di Ostetricia, nonostante le recenti assunzioni. Provate e preoccupate dalla situazione, ben 38 professioniste hanno steso nero su bianco quanto il reparto sta vivendo, con una lettera indirizzata al Presidente Luca Zaia.
Il Direttore Generale dell’ULSS 2 ha riconosciuto le criticità, ma ha giustificato la carenza di personale con la gravidanza di 5 dipendenti. La situazione, già grave, peggiora ulteriormente nei casi di malattia tra lo staff. Particolarmente delicata appare la situazione in sala parto.
L’ampliamento del reparto rischia di divenire deleterio senza le necessarie risorse umane a presidiarlo. A pagarne le conseguenze sono i cittadini che rivolgono al reparto, ma anche il personale stesso a causa della complessa gestione dei turni, specialmente notturni, nonché la fruizione di riposi e ferie da parte del personale.
Ho presentato, quindi, una interrogazione in Consiglio regionale rivolta all’Assessore regionale alla sanità per sapere quali misure attenda adottare, se in sede di trasferimento sia stato valutato correttamente il numero di personale necessario al funzionamento del reparto, quali i tempi previsti per un funzionamento a tutti gli effetti del servizio e se siano state previste forme di incentivazione o misure specifiche per attrarre e trattenere il personale ostetrico, vista la criticità del settore”.
Lo dichiarano i Consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Europa Verde).