Nell’area di Conegliano, meglio nota come ‘ex fosse Tomasi’, una porzione di bosco è stata recentemente abbattuta, comportando la perdita di un habitat prezioso per numerose specie animali e vegetali, con riduzione della biodiversità locale. Tra gli alberi abbattuti, quelli messi a dimora nell’ambito del progetto Metabolé con il Liceo Marconi.
Le ex fosse Tomasi sono divise in due parti: una di proprietà privata e l’altra di proprietà pubblica.
La sua riqualificazione è stata approvata con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 92 del 27, stante un Accordo di programma tra il Comune di Conegliano, il procuratore delle proprietà del comparto immobiliare interessato e la Regione Veneto.
I lavori nell’area sono iniziati nel 2023 e hanno avuto ripercussioni su piante naturali e l’habitat di moltissime specie animali, come: faina, volpe, gallinella d’acqua, picchio rosso maggiore, picchio verde e tuffetto, solo per citarne alcuni.
Va ricordato che le piante svolgono un ruolo cruciale nella produzione di ossigeno, nell’assorbimento di anidride carbonica, nella protezione del suolo, nella regolazione del clima e offrono rifugio e cibo a molte specie animali, contribuendo alla biodiversità e al benessere degli ecosistemi urbani e rurali.
È necessario prevenire ulteriori distruzioni e tutelare il patrimonio naturale della regione. Per questo ho presentato una interrogazione per chiedere alla Giunta quali misure intenda adottare per prevenire ulteriori distruzioni di aree verdi e habitat naturali nella regione, e come intenda coinvolgere le comunità locali e le associazioni ambientaliste nella gestione e nella tutela delle aree verdi.” Lo dichiara il Consigliere regionale Andrea Zanoni (Europa Verde).