Roma, 10 MAR. “Il Governo Meloni si erge a paladino della sicurezza, non fanno che parlare di sicurezza, stavolta siano noi a chiedere sicurezza per il nostro cibo, per l’acqua, per i nostri terreni. Le sostanze perfluoroalchiliche, note come PFAS, sono uno dei casi più gravi di inquinamento causato dal loro sversamento: utilizzate fin dagli anni ‘50 dall’industria per rendere impermeabili all’acqua e al grasso prodotti come tessuti, pelli, tappeti, contenitori per cibo, insetticidi, prodotti cosmetici, sono inquinanti eterni, si degradano in tempi secolari, si accumulano nell’organismo si disperdono nell’acqua nelle colture. La contaminazione da PFAS ha raggiunto un livello pauroso soprattutto nella mia regione, il Veneto, avvelenando un’area di 180 km² circa abitata da 350.000 persone, la seconda falda freatica più grande d’Europa, un vero ecocidio. Basta, dobbiamo metter al bando queste sostanze! Noi abbiamo 7 richieste: 1) una legge per la diminuzione dell’immissione nell’ambiente delle Pfas, la loro graduale sostituzione, fino a giungere alla loro completa eliminazione nei processi produttivi e nei prodotti industriali; 2) la sostituzione dei Pfas avvenga attraverso sostanze certificate sicure per la salute umana e per l’ambiente; 3) linee guida tecniche sui metodi analitici per il monitoraggio; 4) nuovi limiti vincolanti per l’acqua potabile per il gruppo dei composti Pfas più pericolosi; 5) iniziative in sede di Unione europea per l’abbandono dell’utilizzo dei Pfas sostenendo la revisione della normativa Reach; 6) bonifica delle varie aree contaminate in Italia adottando e applicando il principio «chi inquina paga»; 7) screening e monitoraggi per tutti i tipi di Pfas per definire un quadro certo della presenza di Pfas”.
E’ quanto ha detto la capogruppo di AVS alla Camera Luana Zanella illustrando la mozione per la messa al bando sui PFAS.