“Come evidenziato in questi giorni anche da SPI CGIL Verona, i tagli alla Sanità impattano gravemente sui cittadini. La disumanizzazione dei servizi rischia di allontanare le persone dal sistema sanitario. L’uso dell’intelligenza artificiale viene presentato come efficientamento, ma in realtà nasconde il vero problema della sanità regionale: la mancanza di fondi adeguati.
I tagli ai call center non solo causano perdita di posti di lavoro, ma penalizzano soprattutto anziani e persone fragili che necessitano di assistenza umana. Una voce preregistrata non può offrire l’empatia e le soluzioni specifiche che un anziano richiede quando prenota una visita.” Lo dichiarano i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo di Europa Verde in seguito alla denuncia dello SPI CGIL di Verona.
“La sanità non può ridursi a un rapporto paziente-macchina. – continuano i consiglieri – Il diritto alla cura rischia di diventare un privilegio per chi riesce a superare la corsa a ostacoli tra mancanza di personale e liste d’attesa. La vera intelligenza sta nel garantire soluzioni rapide ai cittadini, non nel sostituire competenze umane con macchine.
Esprimiamo solidarietà ai lavoratori e cittadini, soprattutto anziani e i loro famigliari, colpiti da questa carenza di risorse. Abbiamo presentato un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere all’Assessore alla Sanità come intenda affrontare il sottofinanziamento dell’Ulss 9 Scaligera, quali supporti siano previsti per l’accesso ai servizi digitali per anziani, e come tutelare i lavoratori degli appalti sanitari penalizzati dai tagli e dalla digitalizzazione spinta con l’IA.”